Si preannuncia un’estate bollente, non solo a livello meteo. Con i flussi turistici tornati a livelli pre-Covid e l’aumento delle presenze dall’estero, i Comuni a più alta vocazione turistica si apprestano a fronteggiare una situazione prevedibilmente critica anche nella gestione dei rifiuti urbani. Già nel 2022, secondo i dati ISPRA, l’incidenza del turismo sulla produzione urbana di rifiuti si è attestata a 9,29 kg/ab. equivalenti.

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Effetto yo-yo: d’estate il doppio dei rifiuti dell’inverno

Si tratta di un dato medio, ma in alcuni territori, come il Trentino Alto Adige, l’impatto del turismo sui rifiuti supera i 58 kg/ab. Tradotto in dati di realtà: ci sono Comuni, spesso di piccole dimensioni, che nei mesi clou della stagione estiva si trovano di botto  a dover gestire fino al doppio dei rifiuti prodotti dai residenti permanenti, con un peggioramento anche nella quantità e qualità delle frazioni differenziate.

Più rifiuti meno raccolta differenziata

La produzione dei rifiuti pro-capite è infatti inversamente proporzionale alla raccolta differenziata. In altre parole, più  aumentano i rifiuti – come accade d’estate –, più diventa difficile  mantenere la stessa quota di differenziata. Guardiamo al lago di Garda: 8 milioni di presenze turistiche l’anno solo sulla sponda bresciana.

La multiutility che gestisce il servizio di igiene urbana, Garda Uno, fa sapere che “a febbraio si producono 43 Kg di rifiuti al mese per ogni abitante e la differenziata media è del 79%, mentre ad agosto – con il picco turistico – si sale a 64 Kg/abitante/mese e, non a caso, la quota di differenziata scende al 71,6%” (dati 2022).

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Le iniziative straordinarie dei Comuni

Per evitare che il turismo – per altri versi molto prezioso per il benessere economico e sociale dei territori – vanifichi le performance ambientali maturate nel resto dell’anno, i Comuni più accorti giocano d’anticipo: aperture straordinarie delle isole ecologiche, postazioni mobili di raccolta, potenziamento del servizio “porta a porta”, svuotamenti quotidiani dei cestini, campagne informative mirate, ricorso a strumenti tecnologici per una comunicazione più fluida, efficiente e persino multilingue.

Tra le piattaforme più apprezzate da gestori di igiene urbana e amministratori locali c’è Junker, ad oggi la più diffusa app per la raccolta differenziata e l’economia circolare, presente in oltre 2500 Comuni italiani, tra cui moltissimi territori a forte vocazione turistica: dalla Costiera Amalfitana a Cabras, Budoni e San Teodoro in Sardegna, passando per  Messina, Marsala e Trapani in Sicilia. In Trentino Alto Adige, poi, 1 amministrazione comunale su 2 ha adottato Junker, che è stata scelta come partner tecnologico di sostenibilità anche in tutti i 27 Comuni che compongono il bacino territoriale servito da Garda Uno.

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Tutte le info in 12 lingue

Tutte le informazioni veicolate sull’app Junker sono disponibili in ben 11 lingue oltre all’italiano, così da essere facilmente comprese anche da turisti o lavoratori stranieri. L’app supporta tutte le lingue turistiche: inglese, tedesco, spagnolo e francese sono gli idiomi più usati dagli utenti, dopo l’italiano. Junker è apprezzata anche per la possibilità di gestire il multilinguismo dei residenti, offrendo traduzioni complete persino in friulano e in sardo.

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Un’app per sapere come, quando e dove conferire i rifiuti

Grazie alla tecnologia, è possibile mettere tutti gli utenti – permanenti o temporanei che siano – in condizione di avere accesso alle stesse informazioni, sempre aggiornate e geolocalizzate, dunque corrette secondo le regole della raccolta differenziata del Comune in cui ci si trova: quando si va in vacanza, è sufficiente cambiare Comune e le indicazioni in app saranno automaticamente aggiornate.

Non solo: se il Comune in cui si va in villeggiatura ha adottato l’app, l’utente ha a disposizione anche i calendari di raccolta per quel Comune e le mappe con i punti di raccolta, per sapere esattamente dove e quando conferire i propri rifiuti.

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Un alleato di sostenibilità per gli host

L’app funziona così bene che molti host – alberghi, ostelli, villaggi vacanze, campeggi, case vacanze, affittacamere o lidi balneari – hanno preso l’abitudine di consigliarne il download (che è sempre gratuito) nei materiali informativi predisposti per gli ospiti. In questo modo  l’impegno per una raccolta differenziata accurata anche nei mesi estivi diventa patrimonio comune, stimolando gentilmente l’adozione di comportamenti virtuosi. E tutte e tutti si sentono più coinvolti nella tutela dei luoghi che si trovano ad abitare, che sia per tutto l’anno o solo per pochi giorni.

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