L’8 febbraio, il Corpo forestale delle Provincia autonoma di Trento (PAT) ha abbattuto l’orso M90 in immediata esecuzione di un decreto del presidente della provincia, il leghista Maurizio Fugatti. LEAL Lega Antivivisezionista ricorda che «il giovane plantigrado è stato rintracciato tramite il radiocollare e la sua morte, sicuramente dolorosa e sofferta, è stata causata da un proiettile calibro 300 esploso nel corpo dell’animale. Questo tipo di munizione, sebbene vietata in ambito militare è permessa nella caccia».

Leal ha fatto un immediato accesso agli atti per ottenere il necessario parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)  e dice che «va a suffragare quanto Leal stessa aveva affermato da subito ovvero che l’abbattimento dell’esemplare M90 sia stato adottato senza valide ragioni di sicurezza pubblica».

Infatti, come già scritto da greenrepor.it il 9 febbraio, «Ispra non ha imposto nessun abbattimento e l’uccisione di M90 è stata una decisione autonoma della Provincia di Trento, che avrebbe o potuto anche optare per altre opzioni».

Ora, il presidente di Leal Marco Prampolini,, visto il parere dell’Ispra, annuncia che «Leal tramite il proprio ufficio legale ha depositato atto di denuncia querela per l’uccisione di M90, a seguito della quale pende un procedimento penale in fase di indagini. La relazione Ispra in nostro possesso dimostra una volta di più come la Provincia di Trento nella figura di Fugatti proceda in autonomia e senza contraddittorio con l’avallo di Ispra. E tra l’altro non è un caso che la decisione di uccidere M90 sia stata presa in rapida successione al decreto per evitare ricorsi da parte delle associazioni».

Leal sta anche sollecitando la procedura di infrazione all’Unione europea in merito alla condotta tenuta dalla Provincia di Trento.

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