Oggi a bordo di Goletta Verde, al porto Assonautica di La Spezia, si tiene un convegno sul  progetto  Life Muscles  che punta a far capire l’importanza della costruzione di una catena di valore più sostenibile per la mitilicoltura.  Il progetto iniziato a ottobre 2021 mette insieme un partenariato composto dall’Università di Bologna, Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di Chimica), Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), Novamont, Rom Plastica, Società Agricola Ittica Del Giudice (Gargano) e Cooperativa Mitilicoltori Associati (La Spezia).

«La tappa di La Spezia è stato un modo per fare il punto della situazione circa la situazione attuale dell’inquinamento dei fondali marini – sottolineano a Legambiente – I rifiuti in mare costituiscono la seconda emergenza ambientale globale dopo la crisi climatica. Con la presentazione del progetto Life MUSCLES Legambiente intende promuovere una filiera innovativa e circolare che fa bene all’economia e al mare. Trasformare un pezzo del settore dell’acquacoltura da causa di inquinamento dei mari a virtuoso modello di economia circolare: si tratta dell’impatto provocato dalla dispersione nell’ambiente marino delle retine utilizzate negli allevamenti di mitili».

E la missione di Life Muscle, il progetto cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e coordinato da Legambiente, è proprio quella di tutelare l’ecosistema marino e le attività economiche legate al mare.

Secondo i dati della Fao, «La produzione di mitili in Italia è stimata intorno alle 80mila tonnellate all’anno a cui corrisponde l’utilizzo di circa 700/1000 tonnellate di calze in polipropilene, che vanno sostituite almeno una volta durante il ciclo di vita della cozza».  Il Cigno Verde evidenzia che, secondo i dati del progetto internazionale di cooperazione transfrontaliera De Fish Gear, focalizzato in Italia nel Mar Adriatico e nel Mar Ionio «Strumenti fondamentali per l’allevamento, le calze in polipropilene costituiscono però il terzo rifiuto più presente nei fondali marini del nostro Paese, con una dispersione annua che si attesta tra 7,88 e 9,45 tonnellate».

Le aree pilota di Life Muscles sono il Nord Gargano sul Mare Adriatico, dove sarà sviluppato l’impianto mobile di riciclaggio, e La Spezia sul Tirreno, dove sarà effettuata la sostituzione delle calze in polipropilene con quelle in BP e verranno effettuate prove di riciclaggio e compostaggio.

Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde, conclude: «Le azioni del progetto si concentrano sul recupero e il riciclaggio per la produzione di nuove retine per la mitilicoltura, minimizzando la loro dispersione in mare e in spiaggia e promuovendo la sostituzione con quelle biodegradabili e compostabili Le calze per la mitilicoltura in polipropilene, infatti, costituiscono il terzo rifiuto più presente sulle spiagge nei mari del nostro Paese: una criticità emersa grazie alle attività di monitoraggio che da sempre impegnano l’associazione. Con il progetto coinvolgeremo le realtà più virtuose piuttosto che le aree più critiche riguardo questo problema per una parte del settore dell’acquacoltura da causa di inquinamento dei mari a virtuoso modello di economia circolare».

L’articolo Life Muscle a bordo di Goletta Verde. Due aree pilota a La Spezia e nel Gargano sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.