Dopo le forti piogge che hanno colpito la Toscana negli ultimi giorni, interviene Vieri Gonnelli, coordinatore della commissione idraulica dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze, che evidenzia: «La frana a Montemurlo purtroppo non sorprende: è un territorio storicamente fragile ed è stato particolarmente colpito anche dal nubifragio dello scorso novembre, il movimento franoso potrebbe essere la conseguenza del susseguirsi di numerosi eventi. Tutta la zona fra Pistoia e Prato è una osservata speciale data la fragilità del suo territorio ma bisogna anche dire che dai dati fin qui in nostro possesso le precipitazioni di questi giorni non hanno fatto salire i corsi d’acqua sopra il livello d’allarme. Il Bisenzio a Signa ha superato il primo livello di guardia ma non ha raggiunto il secondo, è stata una piena discreta ma tutto sommato nella norma, l’Ombrone invece ha raggiunto il secondo livello di guardia ma non c’è stato pericolo di esondazione».
Per Gonnelli «E’ comprensibile la preoccupazione delle persone che vivono nelle aree allagate a novembre come ad esempio Campi Bisenzio, tuttavia ad oggi c’è una fondamentale differenza fra quello che è accaduto in questi giorni e il disastro di novembre scorso: 350 mm d’acqua sono caduti in tre giorni, mentre tre mesi fa caddero 200mm in sole 6 ore. Con l’allarmismo non si risolvono i problemi, bisogna puntare sulla prevenzione soprattutto adesso che si va verso i mesi estivi e quindi meno piovosi. Per continuare a mettere in sicurezza il territorio servono interventi ingenti e a lungo termine: stabilizzare gli argini dei fiumi e i versanti a rischio frane».
E, a proposito di prevenzione, i volontari di Legambiente Quarrata sono intervenuti per togliere da dentro il fosso proveniente da via del Casone tantissimi blocchi di politirolo che erano stati scaricati nel corso d’acqua e che avevano ostruito un passaggio, provocando l’inondazione di tutti i campi e le strade tra le località Casini e Olmi».
Solo il 26 febbraio, Legambiente Quarrata aveva segnalato «Una valanga di rifiuti abusivi in 8 strade del Comune», valutandoli in circa tre tonnellate.
I volontari del Cigno Verde commentano amareggiati: «Storie di ordinaria scorrettezza, illegalità , ignoranza ed inciviltà che devono terminare urgentemente sul territorio quarratino»,
L’articolo Maltempo, la mappa dei rischi. Gli ingegneri Fiorentini: «Serve prevenzione, non allarmismi» sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.