Ricavi per oltre 49 mln di euro, un valore totale della produzione superiore ai 58 mln di euro, un margine operativo lordo (Ebitda) in crescita a 18,6 mln di euro e un utile netto di 3,3 mln di euro.
Sono questi i numeri che sintetizzano il 2022 di Scapigliato, riportati nell’ultimo bilancio d’esercizio, appena approvato dall’assemblea dei soci: risultati raggiunti da una società 100% pubblica, che confermano come l’economia circolare possa rappresentare uno strumento sia di presidio ambientale sia di sviluppo socioeconomico per il territorio locale, il primo beneficiario della performance positiva.
Soprattutto perché, a fronte di una marginalità in crescita, i rifiuti smaltiti nella discarica inserita nel Polo impiantistico di Scapigliato continuano a diminuire: -13% sul 2021, confermando il trend delineato dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) in vigore.
«Il bilancio 2022 si chiude con risultati molto positivi, tra cui un utile tra i più alti degli ultimi anni. Ma, al di là dell’utile, questo risultato è significativo poiché denota non soltanto la solidità economico-finanziaria dell’azienda, ma anche la bontà del percorso di sviluppo sostenibile intrapreso», affermano Marco Colatarci e Alessandro Franchi, da neanche un anno rispettivamente presidente e ad della società soggetta a controllo e direzione del Comune di Rosignano Marittimo.
Un percorso di sviluppo sostenibile che punta a proseguire spedito. Nonostante la difficile congiuntura internazionale, segnata da forti tensioni sui mercati delle materie prime ed energetici, nel corso del 2022 Scapigliato ha infatti continuato a migliorare il Polo impiantistico, investendo oltre 12,8 milioni di euro con l’obiettivo di massimizzare sempre più il recupero di materia ed energia da rifiuti, minimizzando al contempo l’impiego della discarica.
«Per quanto riguarda gli investimenti – evidenziano Colatarci e Franchi –, continua l’impegno per la realizzazione di nuovi impianti, previsti nel Piano industriale vigente, volti all’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti e al trattamento e recupero degli stessi, in un’ottica di economia circolare. Più in generale, lo sviluppo della società rimane orientato ad incrociare la sostenibilità con l’innovazione tecnologica, facendo ‘sistema’ e valorizzando al meglio le competenze diffuse sul territorio».
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