Circa 1/6 della plastica prodotta in tutto il mondo arriva dall’Europa, che la impiega in larga parte (40% circa) per produrre imballaggi che poi ricicla solo in piccola parte (30%): le cose dovranno cambiare alla svelta, perché l’Ue ha indicato il 2030 come deadline entro la quale tutti gli imballaggi plastici immessi sul mercato europeo dovranno essere riutilizzabili o riciclabili in modo efficace sotto il profilo dei costi, e almeno la metà dovrà essere effettivamente riciclato.

Per raggiungere l’obiettivo occorre migliorare le performance di raccolta differenziata, ma soprattutto realizzare gli impianti industriali necessari ad avviare i materiali raccolti a riciclo, oltre a supportare il mercato con adeguati incentivi.

Si tratta di una sfida che fa bene all’economia circolare quanto alla lotta contro la crisi climatica: stando agli ultimi dati forniti dall’Agenzia europea dell’ambiente, infatti, già oggi le emissioni annue connesse alla produzione di plastica nell’Ue ammontano a circa 13,4 milioni di tonnellate di CO2, pari a circa il 20% delle emissioni dell’industria chimica in tutta l’Unione europea.

È questo il contesto che vede una realtà italiana – NextChem, controllata da Maire Tecnimont – protagonista nella realizzazione di uno dei più grandi siti d’Europa e del mondo per il riciclo meccanico avanzato dei rifiuti plastici urbani.

NextChem si è infatti aggiudicata il contratto per uno studio di ingegneria (front-end engineering design, feed) con lo scopo di realizzare un impianto di riciclo meccanico avanzato per la produzione di poliolefine con contenuto di materiali riciclati post-consumo fino al 100%.

«Aiutare produttori leader ad includere nel loro portafoglio polimeri totalmente o parzialmente riciclati è una delle modalità più efficaci per dare alla plastica un ciclo di vita sostenibile, riducendo sia il consumo di risorse fossili che l’impatto carbonico – spiega Alessandro Bernini, ad di Maire Tecnimont e NextChem – Questo nuovo impianto di riciclo combinerà il know-how e le soluzioni tecnologiche di NextChem al fine di trasformare le risorse contenute nei rifiuti in nuovi prodotti dando loro una seconda vita. Siamo orgogliosi di rendere possibile questa soluzione grazie al nostro know-how ingegneristico».

La capacità di trattamento di rifiuti plastici dell’impianto sarà fino a 75.000 tonnellate all’anno, con il completamento del relativo studio di ingegneria previsto entro la metà del 2023. Una volta completato, l’impianto sarà uno dei più grandi siti di riciclo meccanico avanzato del mondo.

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