Si è riunita ieri l’assemblea degli azionisti Aisa impianti, la partecipata pubblica che gestisce il Polo di San Zeno (AR) “Zero spreco” per la valorizzazione dei rifiuti urbani, deliberando di porre la parola fine alla possibilità di realizzare nel Comune di Arezzo il nuovo termovalorizzatore previsto a suo tempo dalla gara per la gestione integrata dei servizi d’igiene urbana nell’Ato sud, da anni ormai in capo a Sei Toscana. Al suo posto si punta a potenziare (ulteriormente) l’impianto già presente a San Zeno.

Dopo l’ok di Aisa impianti (favorevoli i Comuni di Arezzo, Cortona, Castiglion Fiorentino, Castiglion Fibocchi, Capolona; astenuti Foiano e Monte San Savino; contrari Civitella, Marciano e Lucignano), quest’orientamento dovrà essere vagliato e confermato anche da Sienambiente e Sei Toscana prima di divenire definitivo, ma dopo anni di diatribe sembra adesso a portata di mano un punto di caduta condiviso sul territorio.

Ad oggi i rifiuti in arrivo a San Zeno possono essere gestiti tramite compostaggio (che trasforma i rifiuti organici in compost), trattamento meccanico-biologico (che seleziona i rifiuti urbani indifferenziati) e termovalorizzatore (che ricava energia dai rifiuti non riciclabili meccanicamente). Il piano industriale per il Polo approvato nel 2020 dalla Regione Toscana prevede molti interventi di potenziamento, tra cui la realizzazione di un digestore anaerobico per ricavare biometano dai rifiuti organici, e la realizzazione di una nuova linea di termovalorizzazione da 75mila ton/anno; quella attuale (45mila ton/anno) avrebbe dovuto andare in dismissione, ma l’orientamento maturato ieri prevede di adeguarla e mantenerla attiva, arrivando così a una capacità totale di termovalorizzazione pari a 120mila ton/anno.

Oltre all’adeguamento futuro della linea da 45mila ton, ieri è passato al vaglio dell’assemblea Aisa impianti anche il potenziamento del biodigestore, che grazie all’energia prodotta potrebbe consentire una importante produzione di biometano oltre quella già prevista.

Su questo punto l’assessore all’Ambiente di Arezzo – Comune capoluogo e maggiore azionista di Aisa impianti – ha dato preciso mandato all’azienda di studiare le modalità per distribuire anche agli altri Comuni i vantaggi derivanti dalle nuove risorse che il Polo potrà fornire al territorio, e favorire anche l’allargamento a livello provinciale della compagine pubblica.

In termini pratici e a impianti ultimati Aisa impianti «potrà rifornire circa 5 distributori di biometano, illuminare tra i 60 e i 70 mila cittadini e soprattutto cedere energia termica per riscaldare circa 230 mila metri quadrati di attività industriali e commerciali», informa la società in una nota.

«Siamo particolarmente attenti all’evoluzione dei mercati e delle nuove tecnologie per l’abbattimento delle emissioni, oltre che al teleriscaldamento – spiega il presidente di Aisa impianti, Giacomo Cherici – È in atto una rivoluzione tecnologica, economica e sociale che non lascia più spazio a incertezze dove possa essere generata energia da fonti rinnovabili, compresi gli scarti dei rifiuti urbani e delle raccolte differenziate. L’ammodernamento della linea da 45 mila tonnellate consentirà, già nel breve termine, di risparmiare 2,5 milioni di euro necessari altrimenti alla sua demolizione. “Zero spreco” si sta preparando ad essere la centrale di produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio del distretto produttivo di San Zeno».

In assemblea, i soci hanno potuto prendere visione anche della crescita del patrimonio aziendale, che è passato da 11 milioni di euro nel 2013 agli attuali 43 milioni di euro, con previsione di aumento dei ricavi del 60% al 2024 quando sarà attivata la nuova linea di termovalorizzazione da 75 mila ton/anno.

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