Durante le festività di Pasqua e Pasquetta, potrebbe capitare di utilizzare stoviglie usa e getta come piatti, bicchieri, posate, vaschette e buste, magari in bioplastica compostabile. Ma dove vanno smaltiti correttamente questi rifiuti? È un errore molto comune, ma è importante fare attenzione per evitare di confondere i materiali.
In Italia, i piatti e bicchieri di plastica tradizionale sono ormai banditi, sostituiti da alternative come quelle in bioplastica biodegradabile e compostabile. Ma non tutti sanno come smaltirli correttamente. Per fare chiarezza, è nato il Consorzio Biorepack, il primo in Europa per il recupero organico delle bioplastiche.
Secondo Gino Schiona, Direttore Generale di Biorepack, tutti gli oggetti in bioplastica compostabile, come shopper, sacchetti, vaschette, piatti e bicchieri, vanno conferiti nell’umido organico.
L’errore più comune è gettarli nella plastica o nell’indifferenziato, ma se etichettati con il marchio “bioplastica compostabile” e le certificazioni appropriate, vanno smaltiti correttamente tra i rifiuti organici.
Questo smaltimento giusto è essenziale, perché permette di trasformare questi materiali in compost di qualità, utile per migliorare i suoli e contrastare la desertificazione. Durante le feste, quindi, leggiamo sempre le etichette e facciamo attenzione a dove gettiamo piatti, bicchieri e vaschette usa e getta per fare la nostra parte nel preservare l’ambiente.
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