A che punto è la realizzazione del deposito nazionale in cui mettere e gestire in sicurezza i rifiuti radioattivi?

A tre lustri dalla improvvida esperienza di “Scanzano” il Governo avviò un nuovo percorso per giungere all’individuazione dell’area idonea per il deposito.

In seguito ad una prima fase di consultazione e partecipazione dei territori interessati, tenuta dalla Sogin, il 15 marzo del 2022 il ministero competente ha ricevuto la Cnai (Carta delle aree idonee), sulla quale è stata avanzata dall’Ispettorato della sicurezza nucleare (Isin) la richiesta di integrazioni e approfondimenti sui criteri di esclusione adottati dalla Sogin rispetto alle aree potenzialmente idonee. Viene inoltre comunicato dal Governo, in risposta ad un’interrogazione parlamentare, che la procedura autorizzativa del deposito contempla altresì il compimento di una Valutazione ambientale strategica (Vas); una valutazione ripetutamente richiesta dalla nostra Commissione scientifica e la cui mancanza è alla base della vigente procedura d’infrazione comminata dalla Ue.

Ne discuteranno esperti, rappresentanti delle istituzioni ed associazioni in un incontro pubblico sul “Deposito nazionale: verso la Valutazione ambientale strategica (Vas). Lo stato dell’arte” organizzato dalla Commissione scientifica sul decommissioning degli impianti nucleari, che si svolgerà a Roma il 21 aprile.

di Massimo Scalia, presidente dellaCommissione scientifica decommissioning degli impianti nucleari

L’articolo Nucleare, esperti a confronto sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.