La proposta di legge per la ridefinizione dell’oggetto sociale dell’Agenzia regionale recupero risorse spa (Arrr) è stata approvata ieri a maggioranza – favorevole il Pd, astenuti FdI, Lega e M5S –, nella commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale: si formalizzano così le nuove funzioni di monitoraggio e controllo degli attestati di prestazione energetica e degli impianti termici da parte di Arrr.

A seguito del riordino delle funzioni delle province e della Città metropolitana, la Regione ha infatti ormai da tempo attribuito a sé le funzioni di controllo per l’osservanza degli obblighi da rispettare per l’esercizio e la manutenzione degli impianti di climatizzazione, funzioni precedentemente delle Province.

In quest’ambito, la Regione si avvale di Arrr  – in qualità di società in house – per esercitare le funzioni di verifica e controllo degli impianti termici e attestati di prestazione energetica, sistema informativo regionale sull’efficienza energetica, campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione e la gestione del sistema di riconoscimento dei soggetti certificatori e dei soggetti ispettori con tenuta dei relativi elenchi.

«Con quest’atto, oltre a rideterminare l’attività dell’Agenzia – spiega Ilaria Bugetti (Pd), presidente della commissione – si stabiliscono le modalità di determinazione degli oneri e dei contributi dovuti per le attività di assestamento e ispezione degli impianti termici e si prevede che i contributi a copertura dei costi per l’attività di vigilanza sugli attestati di prestazione energetica siano versati direttamente alla Regione, in analogia a quanto già stabilito per i contributi a copertura delle attività di accertamento ed ispezione degli impianti termici».

Bugetti precisa poi che viene istituito «il registro dei medi impianti termici civili da integrarsi nel sistema informativo regionale (Siert)», che diventerà il portale, nonché la banca dati, attraverso cui la Regione provvederà alla ricezione, alla gestione informatica, all’archiviazione, al controllo sia degli impianti termici, sia degli attestati di prestazione energetica. Sarà suddiviso in due moduli: il modulo Cit, che comprenderà il catasto degli impianti di climatizzazione ed il registro dei medi impianti termici civili, e il modulo Ape, che comprenderà l’archivio informatico degli attestati di prestazione energetica.

Infine, con quest’atto si determina l’ammontare del contributo dovuto dai soggetti tenuti al pagamento per il controllo degli impianti termici e quello dovuto dai soggetti tenuti alla trasmissione dell’attestato di Ape. Si stabiliscono le modalità di determinazione degli oneri e dei contributi dovuti per le attività di accertamento, fissando un range tra 5 e 150 euro, e di ispezione degli impianti termici, con un range tra un minimo di 50 e un massimo di 1500 euro. Stabilite anche le modalità per le attività di tenuta, monitoraggio e controllo degli attestati di prestazione energetica degli edifici. Per quest’ultimo si definiscono due contributi: quello dovuto a copertura dei costi dell’attività di controllo (fissando un range tra 5 e 100 euro) e quello dovuto a copertura dei costi di implementazione del Siert modulo Ape (tra un minimo di 50 e un massimo di 30 euro).

La norma finanziaria prevede maggiori entrate derivanti dai contributi sugli Ape stimandole in euro un milione e 50mila annue e uscite per un importo di un milione e 50mila euro a copertura dei costi aggiuntivi per lo svolgimento delle funzioni.

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