Con 20 venti voti favorevoli, 6 astensioni e 3 contrari, nei giorni scorsi l’Aula del Consiglio regionale ha dato il via libera definitivo alla pdl – già approvata in commissione Sviluppo economico – per la ridefinizione dell’oggetto sociale dell’Agenzia regionale recupero risorse spa (Arrr), in particolare per il monitoraggio e controllo degli attestati di prestazione energetica e degli impianti termici.

«Quest’atto – ha spiegato durante l’illustrazione in Aula la presidente della commissione Sviluppo economico Ilaria Bugetti (Pd) – ridetermina l’attività dell’Agenzia, stabilisce le modalità di determinazione degli oneri e dei contributi dovuti per le attività di assestamento e ispezione degli impianti termici e prevede che i contributi a copertura dei costi per l’attività di vigilanza sugli attestati di prestazione energetica siano versati direttamente alla Regione in analogia a quanto già stabilito per i contributi a copertura delle attività di accertamento ed ispezione degli impianti termici. Inoltre, viene istituito il registro dei medi impianti termici civili da integrarsi nel sistema informativo regionale (Siert)».

Il Siert diventerà il portale, nonché la banca dati attraverso cui la Regione provvederà alla ricezione, alla gestione informatica, all’archiviazione, al controllo sia degli impianti termici, sia degli attestati di prestazione energetica. Sarà suddiviso in due moduli: il modulo Cit, che comprenderà il catasto degli impianti di climatizzazione ed il registro dei medi impianti termici civili e il modulo Ape che comprenderà l’archivio informatico degli attestati di prestazione energetica.

Infine, con quest’atto si determina l’ammontare del contributo dovuto dai soggetti tenuti al pagamento per il controllo degli impianti termici e quello dovuto dai soggetti tenuti alla trasmissione dell’attestato di Ape. Si stabiliscono le modalità di determinazione degli oneri e dei contributi dovuti per le attività di accertamento, fissando un range tra 5 e 150 euro e di ispezione degli impianti termici, tra un minimo di 50 e un massimo di 1500 euro, e per le attività di tenuta, monitoraggio e controllo degli attestati di prestazione energetica degli edifici. Per quest’ultimo si definiscono due contributi: quello dovuto a copertura dei costi dell’attività di controllo (fissando un range tra 5 e 100 euro) e quello dovuto a copertura dei costi di implementazione del Siert modulo Ape (tra un minimo di 50 e un massimo di 30 euro).  Una delle novità introdotte da questa legge è l’abbassamento da 15 a 10 euro per il contributo per ciascun  Ape con l’obiettivo di contrarre i costi dei controlli grazie anche alla possibilità di sviluppare sistemi informatizzati e procedure standardizzate con modalità meno onerose.

La norma finanziaria prevede maggiori entrate derivanti dai contributi Ape stimandole in un milione e 50mila euro annue e uscite per un importo di un milione e 50mila a copertura dei costi aggiuntivi per lo svolgimento delle funzioni.

Infine, in legge è stata inserita la clausola valutativa affinché la Commissione possa monitorare sulle evoluzioni e sulle modifiche in merito.

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