Il cda di Sienambiente, ovvero la partecipata pubblica che con i suoi impianti garantisce il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti assicurando l’autosufficienza alla provincia di Siena, ha approvato il bilancio 2021 e il nuovo piano industriale (2021-26) della società.

Nell’ultimo anno è stato conseguito un utile che supera di poco il milione d’euro che, nonostante le difficoltà dovute al concatenarsi di molteplici crisi – da quella sanitaria a quella energetica –, costituisce una base di lavoro importante per investire sull’economia circolare del territorio.

«È un bilancio sano, che costituisce la fondamentale base di partenza per l’inserimento di nuove azioni industriali finalizzate al rafforzamento e miglioramento del servizio e  alla riduzione delle tariffe di conferimento negli impianti, con possibili effetti  positivi sulla tariffa pagata dal cittadino», dichiara nel merito Alfredo Rosini, amministratore delegato di Sienambiente.

L’impegno richiesto dal nuovo Piano industriale non è da poco: si tratta di articolare investimenti sul territorio per 48 milioni di euro entro il 2026, ovvero entro il limite di spesa previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Alcuni di questi interventi, infatti, potranno essere finanziati anche tramite il Pnrr; nel frattempo, nei mesi scorsi a sostegno del Piano industriale è già arrivato un prestito da 15 milioni di euro, stanziato da parte della Banca Mps con la garanzia green di Sace.

Tra i principali progetti in cantiere c’è il revamping dell’impianto delle Cortine (nella foto, ndr), un investimento in programmazione da tempo: a fine 2020 Sienambiente ha presentato un progetto di revamping da circa 20 milioni di euro, che vede la sua punta di diamante della realizzazione di una sezione di digestione anaerobica dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata (allestita completamente in un ambiente chiuso, per limitare al massimo le maleodoranze) ottenendo biometano da immettere in rete, il tutto elevando la capacità produttiva del trattamento della Forsu raccolta in modo differenziato a circa 30.000 t/a. Chiusa la fase di progettazione e aggiudicata la gara, ora l’inizio dei lavori è in calendario dalla prossima estate.

Nel nuovo Piano industriale trova ora posto anche un impianto di recupero dei pannelli fotovoltaici giunti a fine vita, dai quali sarà possibile riciclare materiali molto richiesti dal mercato delle materie prime come il silicio, l’alluminio, il vetro e la plastica.

Infine, Sienambiente informa che a luglio si concluderanno anche i lavori di ampliamento della discarica di Poggio alla Billa, dove vengono smaltiti in sicurezza i rifiuti che generiamo ogni giorno ma dai quali non è possibile recuperare materia o energia.

«Siamo di fronte a grandi cambiamenti climatici e sfide ambientali che devono avere una risposta strategica di largo respiro – conclude Alessandro Fabbrini, presidente di Sienambiente – Per questo abbiamo messo in campo un importante piano di investimenti e interventi strutturali coerenti con gli obiettivi europei in materia di economia circolare in grado garantire importanti benefici ambientali e produttivi riducendo, allo stesso tempo, i conferimenti in discarica e le emissioni di climalteranti».

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