La Provincia di Prato e Alia – il gestore unico dei servizi d’igiene urbana sul territorio – hanno presentato oggi i numeri dell’anno in corso in merito alla collaborazione in essere su tutela ambientale e gestione di rifiuti, rinnovando al contempo la convenzione anche per il 2023.
«Ancora una volta rinnoviamo una collaborazione per la tutela dell’ambiente – spiega il presidente della Provincia, Francesco Puggelli – Una collaborazione che anno dopo anno ha portato a risultati concreti nella lotta agli illeciti ambientali. Nonostante la maggior parte dei cittadini effettui un corretto smaltimento dei rifiuti, purtroppo c’è ancora chi non ha rispetto del nostro territorio e per questo i controlli sono ancora fondamentali. Il lavoro fianco a fianco della Polizia provinciale e di Alia è senza dubbio una delle migliori strategie che si possa portare avanti in questo senso».
In questo contesto Alia predispone fascicoli sulle ditte da controllare assieme agli agenti della polizia provinciale, concentrandosi su quelle che si presumono essere responsabili di abbandoni o di mala gestione dei rifiuti speciali, in particolare tessili visto l’area di riferimento: la convenzione prevede poi due uscite congiunte al mese, durante le quali Alia affianca alla polizia provinciale un tecnico dei rifiuti in grado di parlare anche cinese.
Grazie a questo tipo d’attività, anche nell’anno 2022 sono emerse ditte fantasma o irregolari (senza autorizzazione o al trasporto o alla gestione dei rifiuti) che si occupavano del ritiro degli scarti tessili alle ditte condotte da principalmente da cittadini orientali di Prato. Nel corso degli anni questi controlli si sono intensificati, determinando una costante diminuzione del numero di aziende che gestiscono rifiuti speciali senza nessun tipo di rendicontazione nella gestione dei rifiuti speciali (cioè senza registro di carico e scarico o formulari di corretto smaltimento).
«Se da un lato anche quest’anno ci sono state sanzioni – argomenta il comandante della polizia provinciale, Michele Pellegrini – questi controlli hanno soprattutto una funzione preventiva. La consapevolezza che sul territorio vengono effettuati questi controlli incentiva certamente al rispetto delle regole. Di anno in anno abbiamo notato un miglioramento della situazione, grazie anche a questo lavoro costante per il contrasto agli abbandoni illeciti».
Più nel dettaglio, le attività svolte da Alia in collaborazione con la polizia provinciale tra gennaio e novembre 2022 hanno portato a 60 controlli in aziende che producono scarti tessili: solo 30 aziende erano in possesso di regolare registro correttamente compilato e con formulari di corretto smaltimento dei rifiuti speciali, mentre 29 non avevano tale documentazione (in questi casi le multe sono state pari a 2.066 euro ciascuna) e 1 era in possesso del registro ma compilato non correttamente (la multa in questi casi parte da 516 fino a 2.066 euro); in 7 casi si è arrivati alla denuncia penale per aver affidato il materiale a ditte non autorizzate.
Più in generale, nei 6 anni di attività della convenzione (2017-2022), sono state complessivamente 498 le aziende controllate insieme alla polizia provinciale: 73 quelle non in possesso del registro carico/scarico o formulari di corretto smaltimento; 125 le ditte con registro erroneamente compilato; 300 le aziende con il registro corretto. In totale, sono state 32 le denunce penali nei quattro anni di riferimento.
Siamo al sesto anno della convenzione – conclude il presidente di Alia, Nicola Ciolini – ed i risultati ottenuti nel 2022 confermano che questo accordo operativo, unico nel suo genere, ci permette un controllo sistematico della filiera degli scarti tessili, rivelandosi significativo e quindi meritevole di essere proseguito anche nei prossimi anni».
L’articolo Prato, solo la metà delle imprese tessili controllate è in regola con la gestione dei rifiuti sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.