Tra le 39 proposte avanzate alla Regione Toscana per realizzare nuovi impianti di gestione rifiuti sul territorio c’è anche il Distretto circolare pensato per Empoli, che ha ricevuto un primo ok dal gruppo di lavoro tecnico-istruttorio messo in piedi dal governo regionale, come illustrato ieri in Consiglio dall’assessora all’Ambiente Monia Monni.
Il progetto, delineato dall’Alleanza per l’economia circolare che vede in prima fila Alia (la partecipata pubblica che gestisce i servizi d’igiene urbana nell’Ato centro, Empoli compresa) si propone di realizzare nell’area industriale del Terrafino un impianto di riciclo chimico in grado di trattare ogni anno circa 200mila ton di rifiuti non riciclabili meccanicamente – si pensi agli scarti della raccolta differenziata (come il plasmix, nel caso della plastica) o al Combustibile solido secondario (Css) ricavato dall’indifferenziata –, e da lì ricavare nuove molecole circolari come l’idrogeno ed il metanolo, vettore energetico che può essere utilizzato sia nella produzione di biocarburanti sia nei cicli produttivi dell’industria chimica.
Oltre che a Empoli, l’Alleanza per l’economia circolare ha presentato progetti similari anche per Pontedera e Rosignano Marittimo – anche questi giudicati positivamente dal gruppo di lavoro tecnico-istruttorio –, ma al momento è la proposta empolese a registrare il maggiore grado di avanzamento in quanto a fine aprile è già stata oggetto di presentazione preliminare in Consiglio comunale.
Commentando gli esiti del gruppo di lavoro tecnico-istruttorio (che si è limitato a valutare la coerenza dei progetti con i dettami dell’avviso pubblico regionale che sottende all’iniziativa), la sindaca Brenda Barnini sottolinea che è un bene che il progetto abbia superato questo primo step, anche se specifica che si tratta soltanto di una verifica di completezza dei contenuti e delle tecnologie richieste: ora l’amministrazione è in attesa di un nuovo coinvolgimento da parte di Alia per sviluppare i passaggi successivi.
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