Con tre decreti il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha individuato la lista di 160 progetti “faro” di economia circolare che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza
Dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica arriva il via libera a un contributo per realizzare 160 progetti “faro” di economia circolare. Con tre decreti il dicastero ha individuato la lista dei progetti che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con la normativa sugli aiuti di Stato. Le aziende beneficiarie dei fondi del Pnrr hanno proposto interventi mirati all’adeguamento di impianti esistenti o da realizzare ex novo.
Per la linea A, che promuove l’ammordernamento e la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono 67 i progetti finanziati. Per la linea B, riguardante l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone, i progetti finanziati sono stati invece 70 Ventitré, infine, i progetti che troveranno compimento attraverso la linea D, per l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile.
Nei prossimi giorni verrà pubblicato il decreto di concessione dei contributi per gli operatori economici della linea C, per la realizzazione di impianti di riciclo della plastica, compreso il “marine litter”. Si completerà in questo modo l’elenco dei soggetti destinatari dei 600 milioni di euro (150 per ciascuna linea) che il Pnrr mette a disposizione nel settore del riciclo, che dovranno diventare realtà ed essere messi in funzione entro il primo semestre 2026.