Il Consiglio Ue ha adottato ieri le modifiche alla direttiva europea sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), che mirano ad allinearla alla sentenza arrivata dalla Corte di giustizia europea nel 2022.

Tale sentenza stabiliva una parziale invalidità della direttiva Raee, a causa dell’applicazione retroattiva ingiustificata della responsabilità estesa del produttore ai rifiuti originati da pannelli fotovoltaici immessi sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 13 agosto 2012.

Le modifiche approvate dal Consiglio – arrivate dopo la relativa proposta della Commissione Ue risalente a un anno fa, e al voto dell’Europarlamento di inizio febbraio – i costi relativi alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti originati dai pannelli fotovoltaici immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2012 spettano al produttore dell’apparecchiatura; al contempo, la responsabilità estesa del produttore per i prodotti elettrici ed elettronici aggiunti all’ambito di applicazione della direttiva nel 2018, dovrebbe applicarsi ai prodotti elettronici immessi sul mercato dopo tale data.

Le modifiche introducono inoltre una clausola di riesame in base alla quale la Commissione deve valutare, entro il 2026, la necessità di una revisione della direttiva.

La votazione del Consiglio conclude la procedura di adozione. Il testo delle modifiche sarà ora firmato dai colegislatori. Successivamente, sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri disporranno di 18 mesi per recepire la direttiva modificata nel diritto nazionale.

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