L’Autorità territoriale ottimale (Ato) Toscana costa ha cambiato sede, approdando nei rinnovati locali della Provincia in piazza Cavour 6, sempre a Livorno: da qui i sei addetti (oltre al direttore dell’Ato) si occuperanno dei rifiuti urbani generati ogni anno da 1,3 milioni di persone.

L’Ato ha infatti in capo la regolazione ed il controllo del servizio di gestione rifiuti urbani per i Comuni delle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa, il che significa sovrintendere a qualcosa come 760mila t/a di rifiuti.

In particolare, l’Ato approva il Piano economico finanziario della Tari proposto dal gestore rifiuti per i 100 Comuni dell’ambito – ovvero Retiambiente –, regola i flussi di rifiuti indifferenziati ed organico agli impianti, definisce un prezzo unitario di smaltimento, gestisce i finanziamenti regionali e coordina i fondi Pnrr, tutela gli utenti in caso di mancato riscontro ai reclami inviati al gestore e controlla il servizio erogato da Retiambiente: solo nel semestre aprile-settembre 2022 sono stati eseguiti circa 2.000 controlli su tutto il territorio delle quattro province, anche grazie alla collaborazione avviata proprio ad aprile con un attore qualificato e super partes come la società aretina Gestione ambientale, partecipata al 100% da Aisa impianti.

«La funzione dell’Ato – argomenta il suo presidente, Renzo Macelloni – è quella di fare un controllo sulla qualità e sull’effettiva rispondenza del servizio erogato dal gestore. I Comuni poi sono l’elemento regolatorio e possono anche incidere sull’operatività. È per questo che è necessaria una struttura organizzata tecnica che si riqualifichi continuamente e sia capace di essere un punto di riferimento e di equilibrio».

A fare gli onori di casa durante il taglio del nastro, visibilmente soddisfatto, il dg dell’Ato Alessandro Mazzei, che ha voluto solo ringraziare tutto il personale dell’Autorità d’ambito per lo sforzo compiuto per il trasferimento in pochi giorni nella nuova sede, senza aver minimamente ridotto l’attività ordinaria dell’ente, che è chiamato ad interfacciarsi in primo luogo con tutte le aziende operative del gruppo Retiambiente e con i 100 Comuni del territorio.

L. A. 

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