La raccolta differenziata continua a crescere nell’Ato Toscana centro (gli ultimi dati certificati Arrr, riferiti al 2021, documentano un 67,91%), ma c’è ancora molto da fare per un corretto conferimento dei rifiuti da parte di cittadini e imprese.

Tant’è che i 35 ispettori ambientali di Alia – il gestore unico e interamente pubblico dei servizi d’igiene urbana nella Toscana centrale – hanno effettuato oltre 31mila controlli nel periodo che va da gennaio a giugno 2023, elevando 1.432 multe per più di 188mila euro, oltre ad effettuare 116 segnalazioni alla polizia giudiziaria su reati penali commessi in materia ambientale.

Tali dati, comunicati oggi da Alia, riguardano peraltro solo i 22 Comuni dove sono attivi gli ispettori ambientali (in altri 2, ovvero Montecatini Terme e a Poggio a Caiano, il servizio è partito soltanto da poche settimane).

«Gli ispettori ambientali – spiegano da Alia – agiscono su progetti specifici, definiti ‘su misura’ con le amministrazioni comunali, in modo che il loro impegno risponda alle reali esigenze del territorio in cui operano: dall’abbandono dei rifiuti alla correzione delle cattive abitudini e dei comportamenti sbagliati che creano degrado. L’ispettore ambientale è diventato, nei Comuni in cui opera, un vero e proprio punto di riferimento».

Tra i loro compiti, verificare il rispetto degli orari di esposizione dei rifiuti raccolti ‘porta a porta’, ma anche ispezionare sacchi e materiali abbandonati così da rintracciare i responsabili e procedere a multarli, oltre a segnalare alla polizia giudiziaria abbandoni di rifiuti speciali compiuti dalle attività produttive.

«Quello che auspichiamo – aggiunge Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia – è che il progetto, viste le grandi potenzialità mostrate, possa ulteriormente crescere e rafforzarsi e in quest’ottica possiamo immaginare un maggiore coinvolgimento delle Province che, utilizzando anche lo strumento delle polizie provinciali».

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