I Comuni di Massa e Carrara stanno per conquistare una rinnovata centralità all’interno di Retiambiente, il gestore unico (e interamente pubblico) dei servizi d’igiene urbana lungo la Toscana costiera.
L’assemblea dell’Ato costa, composta dai relativi Comuni, ieri si ha infatti deliberato di approvare lo schema di atto d’intenti pensato per conferire in Retiambiente la gestione dell’intero compendio delle attività del ciclo dei rifiuti urbani, ora frammentato tra Nausicaa, Asmiu e Cermec.
Tutte società che fanno capo ai Comuni di Massa (che detiene il 49,53% di Cermec e il 100% di Asmiu) e di Carrara (100% di Nausicaa e 49,68% di Cermec).
I due Comuni e Retiambiente sono ora chiamati a elaborare a strettissimo giro – entro fine mese – una proposta di aggregazione aziendale, a partire dall’ipotesi di fusione per incorporazione in Cermec di Asmiu e del ramo d’azienda pertinente di Nausicaa; a quel punto, Cermec (nella foto il polo impiantistico, ndr) potrà poi essere conferita in Retiambiente.
Una volta conclusa, l’operazione «permetterà la costituzione di una sola Società operativa locale (Sol) a servizio di un territorio di circa 130.000 abitanti (10% della popolazione dell’Ato), potendosi così generare importanti efficienze gestionali anche nella prospettiva di ulteriori miglioramenti di scala provinciale».
L’obiettivo è conseguire progressi non solo nelle operazioni di raccolta rifiuti e spazzamento, ma anche nella valorizzazione industriale di quanto raccolto: «Il conferimento di Cermec – si legge nella delibera dell’Ato – permetterà a Retiambiente di acquisire in proprietà un presidio industriale strategico, attualmente dedicato al trattamento di rifiuti indifferenziati ed alla selezione di rifiuti riciclabili, ma di cui è prevista, nel Piano industriale di Retiambiente coerentemente con le indicazioni della pianificazione d’Ambito, la trasformazione in uno stabilimento di biodigestione anaerobica di rifiuti organici». Un’evoluzione impiantistica che Retiambiente «si impegna ed obbliga a realizzare».
Saranno dunque a carico di Retiambiente le spese di mantenimento, adeguamento e revamping dell’impianto Cermec, compresa l’anticipazione delle spese necessarie per le bonifiche previste nell’area; a tal proposito, nella delibera si dettagliano intanto le prime spese da 750mila euro per gli interventi di maggiore urgenza.
Al contempo Ato costa e Cermec assicureranno il conferimento di un quantitativo di rifiuti in misura tale da garantire che, in condizioni di normale funzionamento, l’attuale sistema impiantistico possa operare in condizioni di equilibrio economico-finanziario.
Se questo sarà l’assetto definitivo dell’operazione, intanto c’è da gestire la fase transitoria. Per questo l’assemblea dell’Ato ha deliberato di prorogare, fino al termine del 2024, sia le gestioni transitorie dei servizi d’igiene urbana nei Comuni di Carrara e di Massa – in deroga al contratto di servizio tra l’Ato e Retiambiente – sia della gestione del polo impiantistico di Cermec.
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