Si è svolto oggi a Roma il convegno “Il ruolo dell’economia circolare nella politica energetica europea” promosso dal Conou – il Consorzio nazionale oli usati – e dall’Aiee, l’Associazione economisti italiani dell’energia, offrendo un focus sul ruolo dell’economia circolare nella lotta alla crisi climatica in corso.
Si stima che il 70% delle emissioni globali di gas serra sia legato all’estrazione e all’uso delle materie prime, dunque massimizzare il ricorso a materie prime seconde, ovvero provenienti da riciclo, permette una robusta azione di mitigazione del riscaldamento globale.
Non solo: ridurre la dispersione di rifiuti, migliorare la capacità di recupero e riciclo di materia e accrescere la sostenibilità dei prodotti sono gli interventi strategici da mettere in campo anche per consentire la riduzione del fabbisogno di energia, com’è emerso dai dati portati al convegno da cinque Consorzi nazionali per la gestione dei rifiuti: Conou, Ricrea, Coreve, Erion ed Ecopneus.
Più nel dettaglio, il Conou nel 2021 ha avviato a rigenerazione 186mila ton di oli usati, con un risparmio sulle importazioni di petrolio di oltre 80 milioni di euro (1,5 mln di barili) ed evitando l’emissione di circa 90 mila tonnellate di CO2eq; Ricrea nel 2021 ha avviato a riciclo 390mila tonnellate di rifiuti di imballaggio in acciaio, permettendo di evitare l’emissione di 538mila tonnellate di CO2eq; grazie al recupero di 2.182.858 tonnellate di vetro, nel 2021 Coreve ha evitato l’emissione di 2,4 milioni di tonnellate di CO2eq; Erion ha gestito il recupero di 246.964 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), evitando emissioni di CO2eq per 1,7 milioni di tonnellate; Ecopneus ha recuperato nel 2022 231.727 tonnellate di pneumatici fuori uso (Pfu), per minori emissioni di CO2eq pari a 310.000 tonnellate.
«L’Italia, come paese tradizionalmente dipendente dalle importazioni di energia e di materie prime, è stato sempre costretto a fare di necessità virtù ed ha saputo acquisire una posizione d’avanguardia in questo campo. I consorzi come Conou – commenta il vicepresidente dell’Aiee, Carlo Di Primio – sono uno degli esempi virtuosi di questa attitudine che coordina l’impegno dell’industria, dei consumatori, delle istituzioni. E devono costituire un fattore d’impulso e riferimento per il percorso che occorre ancora fare per una gestione efficace dei rifiuti».
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