E’ in corso a Roma il Rome Water Dialogue 2023, organizzati dalla Fao per trovare sinergie e soluzioni riguardo al ruolo fondamentale dell’acqua in relazione al suolo, al territorio, al cambiamento climatico, alla biodiversità e all’agricoltura, e anche a presentare contributi pratici per migliorare utilizzo delle nostre limitate risorse di acqua dolce.
Aprendo i lavori del meeting, il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, ha detto che «Dobbiamo smettere di dare l’acqua per scontata. Poiché l’agricoltura rappresenta oltre il 70% dei prelievi di acqua dolce del pianeta, aumentando l’efficienza, riducendo gli impatti negativi e riutilizzando le acque reflue, l’agricoltura detiene le soluzioni alla crisi idrica globale, nonché la chiave per raggiungere la sicurezza idrica e alimentare globale». Qu ha anche sottolineato «La necessità di un approccio delle 4R basato sui principi di Ridurre, Riutilizzare, Riciclare e Rimpiazzare, per affrontare in modo efficace le gravi sfide idriche, dovute principalmente ai disastri naturali legati all’acqua che hanno comportato costi economici diretti superiori a 200 miliardi di dollari solo nel 2021. Noi – la comunità globale – dobbiamo sfruttare ogni opportunità per realizzare un futuro resiliente, sostenibile, sicuro per l’acqua e per il cibo».
Oggi al Rome Water Dialogue viene presentato anche il rapporto “Water quality in agriculture: Risks and risk mitigation” di Fao e International Water Management Institute (IWMI) che fornisce e approfondimenti per «Affrontare i rischi legati alla qualità dell’acqua in un momento in cui un volume significativo di acqua, utilizzata sia a livello domestico che in agricoltura, resta non trattata, favorendo potenziali rischi per la salute, in particolare nelle regioni con infrastrutture sanitarie limitate».
Dal rapporto emerge che attualmente 2,4 miliardi di persone vivono in Paesi con stress idrico elevato e circa il 10% della popolazione mondiale vive in paesi con stress idrico elevato e critico. Questi impatti colpiscono in modo sproporzionato le donne e le ragazze, rendendo l’acqua una questione di equità. Si prevede che la domanda globale di acqua per l’agricoltura aumenterà del 35% entro il 2050. Oltre l’80% delle acque reflue viene rilasciato nell’ambiente senza essere trattato o riutilizzato. Limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, rispetto a 2 gradi Celsius, andrà a beneficio delle risorse idriche e ridurrà lo stress idrico indotto dai cambiamenti climatici. Quasi 1 miliardo di tonnellate di cibo – il 17% di tutto il cibo a disposizione dei consumatori in tutto il mondo – viene buttato via ogni anno, con conseguente spreco di risorse preziose, come l’acqua, utilizzata per produrlo. Il 95% del nostro cibo viene prodotto sulla terra e tutto inizia dal suolo e dall’acqua.
Il Rome Water Dialogue 2023 fa parte del Water Journey, un focus sulla gestione integrata delle risorse idriche per la sicurezza agricola e alimentare. A partire dal primo Rome Water Dialogue del 2022, le tappe fondamentali includono il Regional Workshop on National Water Roadmaps ospitato dallo Zimbabwe il secondo forum internazionale WASAG e il Praia Call for Action, la designazione alla conferenza della Fao di luglio, dell’acqua come tema del prossimo biennio e del World Food Dayber, e il World Food Day del 16 ottobre.
La Fao ha inoltre assunto 8 impegni nei confronti della Global Water Action Agenda, adottata dall’Unitad Nations 2023 Water Conference, per raggiungere gli obiettivi relativi all’acqua delineati nell’Agenda 2030 e negli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il sostegno pratico della Fao ai Paesi di tutto il mondo comprende: soluzioni tecniche sulla raccolta e lo stoccaggio dell’acqua piovana, sullo stoccaggio e sul recupero delle falde acquifere, sulle risorse idriche non convenzionali per l’agricoltura, sui sistemi di irrigazione e sui passaggi per i pesci. Inoltre, la Fao collabora con i Paesi per mappare le esigenze e il potenziale di irrigazione a sostegno delle decisioni di pianificazione, investimento e finanziamento e li supporta con dati e informazioni. Per consolidare informazioni e approfondimenti, la Fao sta anche lavorando a una valutazione globale sull’impatto delle inondazioni sull’agricoltura e sulle aree rurali. Nel sostenere i paesi per accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030, la Fao sta fornendo assistenza finanziaria e tecnica per sviluppare road-map nazionali per l’acqua per contribuire a garantire una gestione sostenibile dell’acqua.
Il Rome Water Dialogue di quest’anno ha anche ampliato a livello globale l’ambito geografico del Water Productivity Open Access of Remotely Derived Data Data, WaPOR , il portale della FAO per monitorare la produttività dell’acqua attraverso l’accesso aperto ai dati, che attualmente finora era disponibile solo in alcune regioni, ma ora diventerà globale. La nuova versione 3.0 fornisce una copertura globale con una risoluzione di 300 m e l’uso di dati ed elaborazione migliorati. Dal 2017 il portale WaPOR, finanziato dai Paesi Bassi, fornisce agli utenti dati quasi in tempo reale (ogni 10 giorni) e la Fao sottolinea che «I dati sulla produttività dell’acqua e altre variabili correlate si prestano a una varietà di usi come consigli sulla pianificazione dell’irrigazione per gli agricoltori, monitoraggio e miglioramento della produzione agricola, contabilità idrica, valutazione delle prestazioni di irrigazione, monitoraggio della siccità e assistenza alla transumanza, tra gli altri».
L’articolo Rome Water Dialogue 2023, soluzioni e sinergie e contributi pratici per l’acqua sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.