Vi siete mai domandati quali sono i contenitori per bevande più riciclati al mondo? Se state pensando alle bottiglie di plastica, vi sbagliate. Al primo posto troviamo le lattine in alluminio, un materiale resistente ma malleabile e riciclabile praticamente all’infinito, essendo in grado di conservare le sue proprietà strutturali.
Anche in Italia il riciclo di questi contenitori ha raggiunto dei numeri decisamente soddisfacenti: ben il 90,4% delle lattine in alluminio per bevande immesse sul mercato viene oggi riciclato. A rilevarlo è CIAL, il Consorzio Nazionale che da circa 25 anni promuove la raccolta, il riciclo e il recupero del packaging in alluminio nel nostro Paese.
“Il dato evidenzia la validità e l’efficacia del modello nazionale di raccolta differenziata capace di raggiungere risultati in linea o addirittura superiori a quelli dei Paesi che hanno adottato il sistema di deposito con cauzione che prevede il pagamento da parte del consumatore di una piccola somma aggiuntiva al prezzo del prodotto, rimborsabile al momento della restituzione dell’imballaggio” spiega il CIAL.
Da tempo il consorzio si è posto l’ambizioso obiettivo, condiviso con i produttori e e principali associazioni europee del packaging in alluminio, di raggiungere quota 100% del riciclo entro la fine del decennio. Per riuscire nell’impresa il CIAL ha implementato raccolte dedicate alle sole lattine per bevande che, accanto alla raccolta differenziata tradizionale, ne garantiscono il recupero nei luoghi di maggior consumo, con una strategia di azione sostenibile in termini ambientali, sociali ed economici. Un esempio? La raccolta delle lattine avviata nel 2007 a bordo delle navi di alcune delle più importanti compagnie di crociera.
Tutto questo sotto il cappello del programma ‘Every Can Counts’ cui aderiscono oggi 19 Paesi europei più il Brasile che, in maniera continuativa, promuovono la raccolta e il riciclo delle lattine in situazioni ‘on the go’ e contesti ‘fuori casa’, come in parchi, spiagge, luoghi di lavoro o nel corso di grandi eventi culturali e sportivi. – chiarisce il consorzio – In Italia il progetto è noto con il nome ‘Ogni Lattina Vale’ ed è promosso da CIAL che negli anni ha avviato ‘raccolte straordinarie di lattine’ in numerose e diverse occasioni come ad esempio nel corso dei Gran Premi di Moto GP di Misano e Mugello, durante il Carnevale di Viareggio, in occasione di grandi festival musicali come il Jova Beach Party e il Firenze Rocks o anche sui lidi balneari, come accade da tre anni in Calabria, in 100 spiagge, grazie ad un accordo con la Regione.
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Non solo lattine: l’Italia si conferma leader in Europa anche nel riciclo di altri contenitori in alluminio
Il nostro Paese si caratterizza per gravi ritardi nell’ambito della transizione ecologica, ma sul riciclo dell’alluminio è decisamente all’avanguardia. Infatti, l’Italia ha da tempo abbondantemente superato gli obiettivi stabiliti a livello UE. Il nostro Paese fa infatti registrare fra i più alti tassi di riciclo ai minori costi possibili.
Il contributo ambientale pagato dalle imprese per favorire la raccolta e il riciclo del packaging in alluminio è, con 7 Euro per tonnellata, il più basso del Vecchio Continente. L’Italia rappresenta un modello virtuoso non soltanto per quanto riguarda le lattine, ma anche per il resto del packaging in alluminio, ad esempio bombolette, vaschette, scatolette, vaschette, foglio sottile, tubetti e tappi.
Da diverso tempo il riciclo di questo materiale si attesta intorno al 70%. nella nostra nazione. E grazie alla raccolta differenziata, 151.700 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 1.107mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 476mila tonnellate equivalenti di petrolio, nel corso degli ultimi 3 anni.
Negli ultimi 20 anni il comparto del packaging in alluminio in Italia e nel mondo è stato caratterizzato da una costante evoluzione in chiave ambientale” sottolinea il CIAL.
Per rendere l’idea, grazie alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, il peso di una lattina per bevande da 33 cl è passato dai 14g del 2000 ai 12,2g attuali, con un calo del 12%. Potrebbe sembrare una differenza minima, ma non lo è affatto se moltiplichiamo i grammi per i milioni di lattine che vengono prodotte annualmente.
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Fonte: CIAL
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