Nel Polo impiantistico di San Zeno (AR), dove la partecipata pubblica Aisa impianti ha in carico la gestione di un termovalorizzatore, un biodigestore anaerobico e un impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb), si moltiplicano le iniziative dedicate allo studio dell’economia circolare e della sostenibilità a tutto tondo.
Ieri il Polo ha ospitato il primo giorno di formazione del progetto “Scuola Zero spreco”, a cui ha aderito l’Istituto comprensivo statale Cesalpino.
Un vero percorso formativo che si è concentrato sulle pratiche per limitare lo spreco di cibo (con l’apposito laboratorio a cura delle chef Shady e con l’approfondimento sulla sana alimentazione da parte del pediatra Giovanni Poggini), passando poi alle nozioni su come fare una buona raccolta differenziata dei rifiuti (a cura del Responsabile dei servizi di ispezione ambientale, Massimo Materazzi) fino a varie attività d’approfondimento.
La lezione di Silvia Martini, esperta della globalità dei linguaggi, era centrata sul concetto “Tutto si trasforma”; il Gruppo astrofili Arezzo ha curato l’incontro “Storia dei pianeti”; Alessandra Forte ha presentato il laboratorio “Energia e rifiuti/ riciclo in musica”; l’agronomo di Coldiretti Marco Rosselli ha presentato “Storia del bosco”.
In chiusura Stefano Contini, ingegnere responsabile dei servizi tecnologici di Aisa impianti, ha spiegato ai ragazzi il funzionamento dell’impianto, prima della visita dal vivo accompagnati dal personale del Polo.
«È curioso – commenta Giacomo Cherici, presidente di Aisa impianti – come un impianto chiamato a lavorare i rifiuti sia diventato un polo di divulgazione scientifica. E il nostro polo è visitato ogni settimana da tantissime persone, senza limiti di età, che vengono a vedere l’osservatorio astronomico e visitano l’impianto rendendosi conto dell’importanza di queste infrastrutture».
Scienza, fisica, astronomia, tecnologia e natura sono state anche oggi protagoniste a San Zeno, con una Giornata della scienza dedicata ai ragazzi delle seconde e terze della scuola secondaria di primo grado.
Nella prima parte della mattinata Valentina Casi – la direttrice del Mumec, il museo dei mezzi di comunicazione di Arezzo – ha tenuto una lezione dal titolo “Come gioca la luce, applicazione nel pre-cinema”. A seguire, Marco Rosselli di Coldiretti ha parlato ai ragazzi di “Cosa ci insegna la natura”, il gruppo Astrofili Arezzo ha affrontato il tema “La scienza dell’universo”. Sempre Giovanni Poggini ha poi parlato dei valori nutrizionali necessari nell’adolescenza, mentre “Storia, passioni e sogni di scienziate” è stata per questa seconda giornata la lezione tenuta da Silvia Martini.
Quattro infine i laboratori pratici: “assorbimento del calore”, “perché si formano le bolle di sapone”, “La legge di Archimede”, “la teoria degli urti” tenuti dal personale di Aisa impianti.
«Sono dei laboratori tenuti da dei professionisti del settore, qualificati, una grossa opportunità per la scuola – osserva Sandra Guidelli dirigente scolastico dell’Istituto Cesalpino – In tutto, tra ieri e oggi, sono venute qui all’impianto 35 classi per un totale di quasi 800 studenti, quindi grazie Aisa impianti».
Un’occasione per toccare con mano cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata, e la relativa necessità di impianti industriali sostenibili per portare avanti la transizione ecologica: «È sempre più evidente – spiega nel merito Marzio Lasagni, dg di Aisa impianti – come un impianto una volta dedicato allo smaltimento del rifiuto sia diventato, in meno di 8 anni, un impianto volto interamente al recupero e riciciclaggio, ad alta tecnologia complessa e innovativa, in cui produrre energia elettrica, calore e biometano nel rispetto dell’ambiente e della salute è cosa quotidiana. Nel contempo ci rendiamo conto di quanto sia importante che le nuove generazioni comprendano la necessità di questi impianti ed il loro elevato grado di sicurezza».
L. A.
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