La nuova tappa di “Second life: tutto torna” è stata inaugurata oggi, presso il Chiostro degli Agostiniani ad Empoli: alla II edizione del concorso promosso da Alia hanno partecipato circa cento giovani artiste e artisti, che si sono interrogati sui concetti dell’economia circolare – come riutilizzo, riciclo e recupero – e li hanno condensati in altrettante opere d’arte.
Con questa seconda edizione, Second life si consolida infatti come il primo concorso artistico a livello nazionale incentrato sul tema “arte e sostenibilità”, con la Toscana come palcoscenico della creatività dei giovani artisti e degli studenti di tutte le Accademie e Scuole d’arte italiane.
Tra le 30 opere finaliste, selezionate da una prima giuria di giovani curatori ed ora in mostra nel Chiostro, sono state successivamente valutate da una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni culturali toscane, che hanno identificato le tre opere vincitrici e le menzioni speciali.
Prima classificata Caterina Dondi, artista ventiquattrenne della provincia di Varese, con l’opera “Ordinare Senza Spostare”; la seconda opera classificata, “Espositore di Luoghi”, arriva da Messina ed è stata realizzata dal ventiseienne Giuseppe Raffaele con tecnica mista (ferro-carta-terra); a chiudere il podio “Curae”, dell’artista milanese Giulia Pirri (classe 1994).
Le tre menzioni speciali sono state invece assegnate a: Elisa Pietracito, artista ventiseienne della provincia di Firenze, per “Sotto lo stesso cielo” realizzata con filo di rame di scarto cucito a mano su tessuto di riciclo; Edoardo Sessa, ventisettenne di Varese, con la performance “Homologation” ed il giovanissimo artista cinese (classe 2002) Siyang Jiang con l’opera “If you want to live” realizzata con vetro, alluminio, legno, pianta, terra, candele.
Il main partner di Second life, Evolve Maire Tecnimont Foundation, ha infine selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni “Decay”.
«Questa nuova edizione del contest – commenta il curatore della mostra Marco Meneguzzo – conferma che il tema della sostenibilità, e con esso il rispetto dell’ambiente, è fortemente introiettato nelle nuove generazioni; un tema con cui si confrontano costantemente. Le opere in mostra raccontano come la questione ambientale sia vissuta in modo individuale piuttosto che sociale dai giovani artisti, con attenzioni più intimiste che “politiche”, intendendo con quest’ultimo termine l’aspetto sociale e relazionale delle persone. L’attenzione alle “piccole cose” non può esistere senza un tempo rallentato che, coscientemente o no, sembra già un’indicazione di soluzione del problema».
L’articolo Second life fa tappa a Empoli, in mostra le opere per la sostenibilità di 30 giovani artisti sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.