Dopo il Cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio, è il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato a offrire un prestigioso palcoscenico per l’esposizione di ‘Second Life, tutto torna’, il primo concorso artistico a livello nazionale incentrato sul tema ‘arte e sostenibilità’.
Promosso da Alia Multiutility, il concorso ha raccolto le ambizioni di 130 giovani artisti (dai 18 ai 28 anni di età), che hanno partecipato a Second Life per raccontare il proprio impegno per una società più sana, giusta, green e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Le 30 opere finaliste sono ora in esposizione al Centro Pecci, dove resteranno fino al 24 marzo, ospiti di una città come Prato che da sempre insegna l’arte dell’economia circolare, grazie alla tradizione del tessile e della lana rigenerata.
«La sensibilità al riciclo e al riuso dei prodotti, la trasformazione di quello che a prima vista è solo scarto in qualcosa di bello è alla base di queste opere, ma anche della natura stessa del distretto pratese dove la sostenibilità è centrale nel settore moda. Il riuso non è una parola vuota, è cultura, è una sfida che ci impegnerà a lungo per rendere davvero sostenibile la realtà in cui viviamo», commenta nel merito il sindaco di Prato, Matteo Biffoni.
«Con la sua ricca storia tessile e artistica, Prato – aggiunge Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility – si è sempre distinta come centro culturale e creativo. Tuttavia, oltre a celebrare il suo patrimonio di bellezza, la città si impegna anche a essere un esempio di sostenibilità ambientale e questa mostra ne è una dimostrazione. Ed è pure l’occasione per esplorare come l’arte possa essere un veicolo per promuovere consapevolezza ambientale e ispirare cambiamenti positivi nella società».
L’articolo Second Life sbarca al Centro Pecci di Prato, mettendo in mostra arte e sostenibilità sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.