Il governo di centro-destra del Giappone ha annunciato che oggi inizierà a scaricare un’enorme quantità di acqua contaminata da sostanze radioattive derivanti dal raffreddamento del combustibile nucleare e stoccate nell’area della centrale nucleare di Fukushima Daiichi colpita dal terremoto/tsunami del marzo 2011 che ha innescato il più grande disastro della storia del nucleare civile dopo quello di Chernobyl e il Quotidiano del Popolo, l’organo ufficiale del comitato centrale del Partito comunista cinese, annuncia che « Il 22 agosto il vice ministro cinese degli Esteri, Sun Weidong, ha convocato l’ambasciatore giapponese in Cina, Hideo Tarumi, per presentargli le solenni rimostranze del governo cinese all’annuncio del governo giapponese che il 24 agosto avrà inizio lo sversamento in mare dell’acqua contaminata dal nucleare della centrale di Fukushima».

Durante l’incontro, Sun Weidong ha sottolineato che «Il governo giapponese insiste nello scaricare in mare l’acqua contaminata di Fukushima ignorando i forti dubbi e l’opposizione della comunità internazionale. Questo atto estremamente egoista e irresponsabile, non fa che trasferire apertamente il rischio di inquinamento nucleare ai Paesi vicini, compresa la Cina, e alla comunità internazionale. La Cina esprime seria preoccupazione e forte opposizione a tutto ciò».

Inoltre, il ministro degli esteri cinese ha sottolineato che «L’incidente nucleare alla centrale di Fukushima ha causato una grande quantità di perdite di materiale radioattivo, che ha avuto un impatto profondo sull’ambiente marino, la sicurezza alimentare e la salute umana. La parte giapponese sta indubbiamente giocando con l’ambiente marino globale e la salute di tutta l’umanità, spingendo per lo scarico in mare di acqua contaminata dal nucleare. La Cina esorta con forza il Giappone a ritirare la sua errata decisione e ad evitare di causare danni imprevedibili all’ambiente marino globale. Se la parte giapponese dovesse persistere, il governo cinese adotterà le misure necessarie per salvaguardare con fermezza l’ambiente marino, la sicurezza alimentare e la salute pubblica».

Lee Jae-myung, leader del Partito Democratico di Corea, la principale forza d’opposizione della Corea del Sud, ha definito «Un atto di terrore la decisione del Giappone di iniziare a scaricare giovedì le acque reflue contaminate dal nucleare della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Il Giappone, che in passato ha minacciato il diritto alla vita dei Paesi vicini con la guerra di aggressione imperialista, sta per portare un altro disastro irreversibile alla Corea del Sud e ai Paesi intorno all’Oceano Pacifico, scaricando acque reflue contaminate dal nucleare. Il rilascio delle acque reflue da parte del Giappone passerà alla storia come la “Seconda Guerra del Pacifico”».

Lee ha ricordato che «Pescatori e commercianti frustrati hanno sfogato la loro rabbia dicendo che se il Giappone rilascerà le acque reflue radioattive, l’industria della pesca sudcoreana collasserà» e ha promesso di «Intraprendere una lotta a tutto campo contro lo scarico».

Secondo un sondaggio condotto in Vorea del sud a maggio, l’85,4% si oppone  allo scarico di acque reflue radioattive del Giappone, mentre il 72% ridurrebbe il consumo di prodotti marini se le acque reflue venissero scaricate nell’oceano.

Un gruppo di attivisti si è riunito sotto la pioggia vicino all’ambasciata giapponese a Seul per protestare contro la decisione di rilascio, brandendo cartelli copntro il premier giapponese, con la scritta «Kishida sarai punito dal cielo, smettila di spingere per il rilascio».

Secondo gli attivisti sudcoreani, «Il governo giapponese, guidato dal primo ministro Fumio Kishida, ha deciso di far passare il “terrore nucleare” sull’umanità scaricando le acque reflue contaminate dal nucleare nell’oceano.

Il Giappone non si è assunto la responsabilità delle scorie nucleari generate dall’incidente di Fukushima, una decisione egoistica e irresponsabile».

Gli ambientalisti di Green Korea United si chiedono: «Come dovremmo considerare la situazione senza precedenti dell’umanità, il rilascio di acqua contaminata dal nucleare causata da un incidente in una centrale nucleare?» e rispondono: «Lo scarico delle acque reflue sarà un atto criminale contro le persone, l’oceano e l’ecosistema in tutto il mondo. Tokyo ritiri la decisione sullo scarico, che è un crimine anacronistico».

L’articolo Sversamento delle acque contaminate di Fukushima: “solenni rimostranze” della Cina al Giappone sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.