Ecuador, Tunisia, Libano, Brasile, Colombia: sono questi alcuni dei Paesi che attraverseremo con le storie e i progetti Cospe, nell’ambito del programma della 17a edizione del Terra di tutti film festival.

La rassegna di cinema sociale, incontri ed eventi promossa da Cospe e WeWorld torna infatti a Bologna (e online su Mymovies) dal 5 all’8 ottobre 2023: 20 le opere in concorso che si aggiudicheranno i 4 premi in palio sono selezionate tra oltre 500 candidature, provenienti da 66 paesi diversi, di cui 18 europei. Ma molti anche gli eventi off.

Un’edizione importante questa per Cospe, che festeggia quest’anno i 40 anni di attività. Un traguardo importante, ma non un punto di arrivo. «Dal 1983 ad oggi – dichiara Anna Meli, presidente Cospe –  abbiamo sempre messo al centro le persone, il ripudio delle ingiustizie sociali e delle discriminazioni di ogni genere, la giustizia ambientale e la cura dei beni comuni, mantenendo uno sguardo ampio, globale e internazionale».

E questo è anche lo spirito con cui negli anni Cospe ha guardato al Terra di tutti film festival come un momento in cui molti di questi principi si condensano e si fanno visioni e voci. È al Terra di tutti infatti che incontriamo le terre lontane dei paesi stranieri e quelle altrettanto lontane che stanno sotto casa nostra, le periferie di tutto il mondo. È qui che ascoltiamo le testimonianze di chi le ingiustizie le vive e le contrasta, di chi le studia e di chi le denuncia.

Tra gli appuntamenti: “Mediterraneo green: quando il rifiuto diventa risorsa”, evento promosso dal progetto Med4Waste, co-finanziato dall’Unione wuropea (Eni Cbc Programme), giovedì 5 ottobre, dalle 16.30 (Le serre dei giardini margherita, via Castiglione 134).

L’incontro vuole esplorare pratiche politiche, sociali ed economiche innovative, integrazioni tra pubblico (i Comuni) e privato (imprese e cooperative locali) per la gestione, la prevenzione della produzione e la messa a valore dei rifiuti, attraverso iniziative di economia circolare e di networking transfrontaliero, per una reale transizione ambientale.

L’incontro esplorerà, presentando 3 casi territoriali di 3 Regioni italiane, quali sono le condizioni di dialogo necessarie e sufficienti per attivare circuiti di economia circolare funzionali anche per i servizi locali. Per ognuno dei 3 territori, il Comune e una impresa di economia circolare presenteranno in modo congiunto la loro storia di collaborazione e di messa in rete mediterranea delle loro esperienze. Quest’evento rappresenta un importante momento di confronto tra amministrazioni locali, imprese, esperti ed esperte e realtà della società civile attive in questo ambito.

Med4Waste è un progetto di capitalizzazione, sostenuto dall’Unione per il Mediterraneo (UpM) nell’ambito dell’Agenda 2030 GreenerMed. L’obiettivo del progetto è facilitare nuovi modelli di governance per politiche di gestione dei rifiuti urbane integrate ed efficienti in tutta la regione del Mediterraneo, con particolare enfasi sui rifiuti organici e sull’economia circolare attraverso l’adattamento di piani, politiche e altre azioni di gestione e fattori normativi di gestione dei rifiuti.

Saranno presenti all’incontro: Chiara Caranti (settore Gestione bene pubblico – Comune di Bologna), Annalisa Fresia (dirigente area Ambiente del Comune di Sestri Levante), Alessio Ciacci (eco manager già assessore all’Ambiente del Comune di Capannori), Lara Panzani (Cospe). Storie di imprese sociali e di economia circolare: Antonio di Giovanni (Funghi Espresso), Marco Malfatto (associazione Comunità San Benedetto al porto, progetto Ricibo), Samanta Musarò (Kilowatt).

Con la sezione cinematografica “Trashed Planet” prosegue il nostro fil rouge ambiente, clima e inquinamento,  e presentiamo i cortometraggi:

Terra Mater di Kantarama Gahigiri (Rwanda): tenta di rispondere a cosa succede quando creiamo un trauma al corpo della Terra, e chi ne raccoglierà le conseguenze. Il cortometraggio ci trasporta attraverso questi quesiti, un monito per realizzare una vera giustizia climatica. Questa proiezione è promossa dal progetto Clima (Cleaning innovative mediterranean action), finanziato dall’Unione europea all’interno del programma Eni Cbc Med 2014-20.

Green warriors: forever chemicals di Martin Boudot e Manon De Couët (Francia): l’inchiesta che ha fatto cambiare la normativa in Francia sulla produzione di Pfc, composti noti come “inquinanti eterni”, estremamente nocivi per la salute umana.  Questa proiezione è promossa dal progetto Med4Waste, co-finanziato dall’Unione europea (Eni Cbc Programme).

di Cospe per greenreport.it

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