La decisione di uccidere gli animali, tenuti in cattività perché impiegati nell’industria di pellicce, è stata presa dopo la scoperta di un caso di positività al Covid-19. Anche la Lav ha denunciato l’episodio e ha lamentato i ritardi nell’applicazione della legge del 2022 che vieta gli allevamenti per la produzione di pellicce.
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