L’Università di Pisa ha siglato un accordo col Consorzio nazionale imballaggi (Conai) per promuovere la prevenzione dei rifiuti, aumentare radicalmente la raccolta differenziata e il conseguente avvio a riciclo, lanciando nuove campagne di comunicazione rivolte alla comunità studentesca e al personale dell’Ateneo.
«Non basta aver distribuito i cestini della differenziata in tutto l’Ateneo, è necessario anche educare ad un corretto conferimento e ad una riduzione dello spreco», spiega Elisa Giuliani, presidente della Commissione per lo sviluppo sostenibile dell’Università.
Una missione non facile per quello che di fatto è un campus diffuso in tutta la città, con decine di migliaia di studentesse e studenti.
«Mostrare in modo concreto come fare correttamente la differenziata e spiegarlo è un’operazione sempre più necessaria, anche in vista degli obiettivi di riciclo comunitari, che diventeranno sempre più ambiziosi», aggiunge Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio di Conai.
Al progetto collaborano Contarina, l’azienda che ha in carico i servizi d’igiene urbana nella provincia di Treviso, e ovviamente Geofor, ovvero la Società operativa locale (Sol) di Retiambiente che svolge analoghi servizi nel territorio pisano.
A livello di tempistiche, la fase di progettazione del sistema di raccolta differenziata all’interno dell’Università di Pisa sarà completata entro il 2023: ad anno nuovo inizierà quindi la realizzazione del piano con la distribuzione di nuovi contenitori per la differenziata e le campagne di sensibilizzazione.
L’articolo Università di Pisa e Conai insieme, per dare il buon esempio sulla raccolta differenziata sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.