A Firenze è in corso un’ondata di atti vandalici contro i cassonetti digitali – con apertura elettronica, tramite chiavetta A-pass – posti sul territorio da Alia Multiutility Toscana per migliorare la performance di raccolta differenziata in città, tramite il progetto Firenze città circolare.

Il gestore ha presentato nuove denunce ai Carabinieri, dopo che gli ultimi vandalismi avvenuti soprattutto la zona di Gavinana, dove la stessa apertura elettronica è in fase di attivazione, oltreché l’area di via Baccio da Montelupo e San Quirico. Risultano manomessi, a Gavinana, circa 90 cassonetti utilizzati per il conferimento dell’indifferenziata: qui è stato rilevato il taglio dei cablaggi e il blocco delle serrature, come già avvenuto in passato in altre aree della città.

Le postazioni colpite si trovano nelle vie Caponsacchi, di Ripoli, Cardinal Latino, Uguccione della Faggiola, Parlatore, Finlandia, Villamagna, Web, Lussemburgo, piazza Elia Della Costa ma anche in piazza Ravenna, in via Villamagna e nel Lungarno Ferrucci. Nell’area di San Quirico, Via Baccio da Montelupo e via Lunga sono invece 35 i contenitori che risultano danneggiati.

Questi episodi vanno a sommarsi alle precedenti denunce presentate da Alia, a partire da giugno dello scorso anno, per danneggiamenti a centraline elettroniche e cablaggi per un totale di 541 contenitori presi di mira e 60 centraline elettroniche rubate.

«Tutto questo non riuscirà comunque a bloccare la trasformazione del sistema di raccolta legata al progetto Firenze città circolare. Queste manomissioni provocano disservizi ai cittadini e maggiori costi a carico della collettività», sottolinea il vicepresidente di Alia, Nicola Ciolini.

I tecnici di Alia stanno infatti intervenendo per ripristinare la piena operatività delle postazioni interessate, provando a ridurre al minimo i disservizi per i cittadini. Ma i primi calcoli effettuati dall’azienda, l’impatto economico degli atti di danneggiamento ammonta a 380.000 euro, importo che ricade inevitabilmente sulla collettività: per legge, la Tari deve infatti coprire integralmente tutti i costi legati ai servizi di raccolta e smaltimento rifiuti urbani.

«Ci auguriamo che il lavoro delle autorità competenti porti a individuare quanto prima i responsabili di questi comportamenti e nel frattempo invitiamo i cittadini – conclude Ciolini – alla massima collaborazione e a denunciare eventuali comportamenti sospetti nei pressi delle postazioni dedicate alla raccolta rifiuti. L’aiuto di tutti è per noi un elemento fondamentale».

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