Lo dice uno studio presentato durante il convegno “Il Futuro attraverso il vetro” organizzato a Roma il 23 febbraio da Assovetro in collaborazione con il Cnel. I dati
Un ritorno sociale, economico e ambientale pari a oltre 27 miliardi. È quanto potrebbe produrre un investimento di 10,7 miliardi nella filiera del vetro made in Italy. Le opportunità di investire in questa industria e nella sua decarbonizzazione sono state al centro del convegno “Il Futuro attraverso il vetro” organizzato da Assovetro, in collaborazione con il Cnel, a Roma il 23 febbraio.
Secondo lo studio condotto da Open Impact, presentato ad apertura del convegno, ogni euro investito in Italia nel settore genererebbe 2,5 euro di valore positivo in termini ambientali, sociali ed economici. Il valore degli investimenti in decarbonizzazione sarebbe massiccio: circa otto miliardi di euro nella produzione e consumo di vettori energetici verdi. Ancora più rilevante l’impatto sociale che da solo equivarrebbe a 12,2 miliardi per un settore che già oggi impiega, con posizioni stabili e di alta specializzazione, circa 30.000 dipendenti.
In particolare, il ritorno da un punto di vista sociale è di 12,2 mld e 8,7 miliardi l’investimento in termini ambientali. La decarbonizzazione della produzione di vetro, sottolinea lo studio, ha ricadute molto positive in termini di impatto del settore e abilita la trasformazione di tutta l’economia (filiere costruzioni e agroalimentare) in senso verde e circolare, permettendo al sistema produttivo italiano di raggiungere una maggiore resilienza.
In una prospettiva temporale al 2050 che prevede un aumento della produzione di vetro che passerebbe dalle attuali 6,5 milioni di tonnellate a 9,4, con un aumento conseguente di occupazione e capacità produttiva, Open Impact entra nello specifico degli interventi necessari. Nei circa 8 miliardi previsti per la decarbonizzazione sono stati considerati tutti gli investimenti per l’efficientamento energetico, l’elettrificazione, il carbon capture and storage, l’idrogeno, il biometano e il riciclo. Per l’efficientamento energetico degli edifici per la sostituzione di infissi, il totale dell’ investimento pari a poco più di un miliardo dovrà finanziare l’ampliamento degli impianti al 2040. Anche per l’aumento della domanda di vetro cavo, un investimento di poco più di 1,1 mld servirà per la costruzione di nuovi impianti. Lo stesso vale per il riutilizzo degli imballaggi dove un investimento di poco più di 600 milioni dovrà servire per nuovi forni e in tutto si genereranno 5.100 nuovi occupati.
“Il vetro è centrale per sostenere la transizione – ha dichiarato il presidente di Assovetro, Marco Ravasi – e può farlo con ritorni sociali, ambientali ed economici più che positivi dimostrando che la transizione dell’economia in senso verde e circolare può essere un volano di sviluppo, soprattutto se affrontata senza pregiudizi, ma piuttosto scegliendo le opzioni più efficaci per conseguire gli obiettivi che ci si prefigge”.