A partire dal 1º aprile 2025, la città di New York ha ufficialmente dato il via alla sua più ambiziosa campagna contro gli sprechi alimentari: l’obbligo di compostaggio per tutti i cittadini dei cinque distretti. L’obiettivo? Ridurre drasticamente la quantità di rifiuti conferiti in discarica e affrontare una volta per tutte problemi cronici come l’inquinamento urbano e la proliferazione dei ratti.

Il piano impone ai residenti di separare correttamente avanzi di cibo, carta sporca, scarti vegetali e altri materiali compostabili, da conferire in appositi contenitori con coperchio e dotati di etichetta identificativa fornita gratuitamente.

Le multe ci sono, ma solo per pochi

Inizialmente l’annuncio dell’introduzione delle multe per i trasgressori aveva agitato gli animi: si parlava di sanzioni fino a 300 dollari, con un sistema progressivo in base alla grandezza dell’edificio. Gli ispettori del DSNY erano pronti a colpire chiunque ignorasse l’obbligo e nei primi giorni sono stati distribuiti quasi 2.000 avvertimenti ufficiali.

Ma appena tre settimane dopo, il Comune ha fatto marcia indietro. Travolta da proteste e confusione sull’applicazione delle regole, l’amministrazione ha limitato le multe solo agli edifici con oltre 30 appartamenti, e con un tetto massimo di 100 dollari. Un ammorbidimento che, paradossalmente, ha dato una spinta inattesa al programma.

Compostate 2.378 tonnellate di rifiuti organici

Senza la minaccia della sanzione, infatti, i newyorkesi hanno risposto con entusiasmo. Anzi, hanno battuto ogni record. Nella quarta settimana di raccolta sono state compostate 2.378 tonnellate di rifiuti organici: l’equivalente di 216 alberi di Natale del Rockefeller Center.

Una performance sorprendente, soprattutto considerando che solo l’anno scorso la media settimanale era inferiore di oltre il 500%. Un crescendo iniziato con le 1.724 tonnellate nella prima settimana “punitiva”, passata poi a 2.041 tonnellate e culminata nel nuovo picco storico.

Il motivo? Secondo il DSNY, tutto sta nella semplicità del sistema: niente più registrazioni, regole speciali o giorni diversi: solo un servizio settimanale gratuito, come gli altri”. Il successo è tale che la città ha annunciato l’apertura di un terzo centro di distribuzione gratuita di compost nel Queens: ogni cittadino potrà ricevere fino a 18 kg di compost da giardino, prodotto con gli scarti organici raccolti in città.

Certo, restano criticità logistiche, specialmente nei quartieri più densi o dove mancano infrastrutture adeguate. Per questo, il Comune ha lanciato una campagna informativa da 2 milioni di dollari con volantini, spot e visite porta a porta per educare i cittadini.

Tuttavia New York sembra aver trovato la formula giusta per passare dalla teoria alla pratica ambientale, senza bastone ma con un po’ di compost (e tanto buon senso). E per una volta, la notizia non è un’invasione di ratti, ma una città che riscopre il valore degli scarti.

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