Chiunque compri un bene di valore o particolarmente delicato sa bene che dopo aver ammirato il proprio nuovo acquisto dovrà disfarsi di non poco packaging. E tra gli imballaggi più adoperati per proteggere l’integrità degli oggetti in commercio non può mancare il polistirolo.
Sagomato, a sfere, in pannelli o contenitori veri e propri. Il polistirolo o polistirene è un polimero sintetico molto versatile e utilizzatissimo sia in Italia che nel mondo. Questa protezione anti-urto però deriva dal petrolio e va smaltita correttamente. Ma dove?
Dove si getta il polistirolo? È riciclabile? Scommettiamo che in molti non conoscono la risposta a queste domande perché tanto dipende dal tipo di polimero oltre che alle disposizioni di ogni singolo Comune in materia raccolta differenziata.
Esistono infatti differenti tipologie di polistirolo come il polistirene espanso sintetizzato (EPS), il polistirene espanso estruso (XPS) e il polistirene antiurto (HIPS). Il polistirolo EPS è destinato a uso alimentare ma trova impiego anche nell’edilizia assieme al polistirolo XPS.
Entrambi sono ottimi isolanti e funzionali nella realizzazione dei cappotti termici degli edifici. L’ultimo tipo, il polistirene antiurto, viene utilizzato invece per materiali usa-e-getta come piatti e bicchieri.
Produzione a parte, per non sbagliarti e assegnare il polistirolo al giusto bidone ti basterà ricorda sostanzialmente due cose ossia che:
il polistirolo a uso alimentare va conferito nella raccolta della plastica. Attenzione però a pulire l’eventuale confezione da residui di cibo
il polistirolo per imballaggi appartiene all’indifferenziato, non essendo riciclabile
Qualora avessi dei dubbi, mettiti in contatto con la società responsabile della raccolta dei rifiuti nella tua città o regione.
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