Qual è l’impatto, in termini di emissioni climalteranti, del trasporto marittimo? Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (Eea) le navi producono infatti il 13,5% di tutte le emissioni di gas serra derivanti dai trasporti nell’Ue, al terzo posto dietro le emissioni del trasporto stradale (71%) e di quello aereo (14,4%).
Per questo l’elettrificazione dei porti e delle marine – dove si concentra un impatto ambientale notevole delle imbarcazioni, proprio alle porte delle città – rappresenta una misura cruciale per rendere più sostenibile il comparto. Sotto questo profilo, l’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno settentrionale è pronta a mettere a terra investimenti per 77,5 mln di euro nei prossimi tre anni, attingendo alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
È questa la road map per il cold ironing presentata oggi dall’Adsp in Comitato di gestione, declinata nei diversi scali portuali interessati.
Per il solo porto di Livorno è prevista la realizzazione di due impianti, uno dedicato al traffico misto crociere e Ro/Ro, uno a quello delle navi portacontainer, per un appalto complessivo di 45,5 milioni di euro. Per Piombino, cui sono destinati 16 milioni di euro, viene ipotizzata la realizzazione di un impianto destinato al traffico misto RoRo-Pax e crociere. Infine, Portoferraio: per lo scalo elbano verrà realizzata una cabina di trasformazione alle spalle del porto a distanza ravvicinata dalle banchine.
«Crediamo fortemente nello sviluppo del cold ironing – spiega il presidente Luciano Guerrieri – I vantaggi derivanti dall’elettrificazione da terra delle navi sono tangibili. L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni inquinanti in atmosfera e il rumore derivante dall’uso da parte delle navi dei motori ausiliari per produrre energia elettrica mentre sono ormeggiati in banchina».
Uno sforzo che punta a ridurre in modo sensibile le emissioni delle navi, non solo quelle climalteranti ma anche quelle inquinanti. Nel merito, è stata la stessa Authority a documentare che nel pre-pandemia – più precisamente dal maggio 2018 al maggio 2019 – le navi arrivate nel porto di Livorno si sono fermate in porto per un totale di 59.000 ore e hanno emesso tanta CO2 quanta quella prodotta in un anno da 63.000 auto (circa il 70% di tutte le automobili registrate nel Comune). Ma non c’è solo la CO2: per quanto riguarda ad esempio le emissioni di SOx (ossidi di zolfo), in un anno le navi analizzate hanno inquinato quanto 108 milioni di auto (ben 1,245 volte la SOx emessa in un anno da tutte le automobili della città di Livorno).
Ma le novità presentate oggi in Consiglio di gestione non riguardano “solo” il cold ironing con l’elettrificazione delle banchine. Da oggi Livorno, Piombino, i porti elbani e quello di Capraia, hanno anche un piano unico di gestione e raccolta dei rifiuti delle navi: da una parte verrà promossa la raccolta differenziata al fine di favorire il successivo recupero di materia dai rifiuti, dall’altra vengono introdotte anche delle novità anche sul piano tariffario.
«Le tariffe – argomentano nel merito dall’Adsp – saranno ora composte da una tariffa indiretta, fissa, e da una diretta, eventuale. La prima sarà corrisposta dalle navi ad ogni attracco, indipendentemente dal conferimento dei rifiuti. Il pagamento di questa tariffa dà alle navi la possibilità di conferire, senza oneri aggiuntivi, i rifiuti solidi compresi nell’Annex V della Convenzione Marpol, diversi dai residui del carico, per una quantità pari alla capacità di stoccaggio di bordo, come risulta dai documenti della nave.
La seconda verrà corrisposta per il conferimento di rifiuti non compresi nella tariffa indiretta e sarà calcolata, secondo i criteri previsti dal Piano, sulla base della tipologia e della quantità di rifiuti conferiti e determinata a conclusione della procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio. Sono inoltre stati previsti specifici criteri per l’elaborazione delle tariffe da applicare alle navi di linea che effettuano scali frequenti e regolari, nonché per le navi “green” e per i conferimenti differenziati. Sono state, infine, introdotte agevolazioni per i pescherecci e per le imbarcazioni da diporto ed è stata introdotta la categoria dei “rifiuti accidentalmente pescati”, come previsto dalla legge n. 60/2022, cd. “Salvamare”».
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