A quasi un quarto di secolo dalla sua prima perimetrazione, il Sin-Sir di Massa Carrara – che dal 2013 suddivide le competenze tra ministero della Transizione ecologica (Mite) e Regione Toscana, rispettivamente per il Sito d’interesse nazionale e quello d’interesse regionale – resta ancora in attesa di bonifiche.

Secondo i dati forniti dal Mite, ferme al giugno 2021, le aree con procedimento di bonifica concluso si fermano al 10% per i terreni e al 3% per la falda. La Regione stima che per bonificare quest’ultima servano almeno 12 milioni di euro: la volontà è quella di farsene carico a partire dal proprio bilancio, ma ancora le risorse non sono state stanziate.

Per fare il punto della situazione, stamani si è svolto a Massa un incontro tra l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, il presidente della Provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti, i sindaci di Massa e Carrara, Francesco Persiani e Serena Arrighi, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e del Consorzio Zia (Zona industriale apuana).

In questo consesso è stata presa la decisione di costituire un tavolo unico locale, che coinvolgerà anche le categorie economiche del territorio, per presidiera le attività di bonifica del Sin-Sir (se e non appena partiranno).

«La bonifica della falda – assicura Monni – è una priorità per la Toscana. Subito dopo la cabina di regia del 12 settembre ho chiesto all’allora ministro Cingolani di rifinanziare l’Accordo di programma. La stessa richiesta la poniamo oggi tutti insieme al nuovo Governo. La Regione, come sapete, ha scelto di farsi carico di questa criticità, rendendo disponibili 12 milioni di euro del proprio bilancio per non perdere ulteriore tempo e interrompere un inquinamento ancora attivo. Ora serve fare presto e bene».

Tutti i presenti hanno infatti condiviso la necessità di rivolgere un appello al nuovo Ministro, non appena sarà insediato, per chiedere il rifinanziamento dell’Accordo di programma del 2018 con le nuove risorse Fsc 2021-27, dato che si tratta di un sito di interesse nazionale sul quale l’intervento non può essere demandato esclusivamente alla Regione ed agli enti locali.

«Mi auguro – ha aggiunto il Persiani – che la costituzione di questo tavolo coincida con l’inizio di un percorso che veda davvero il tema bonifiche come qualcosa di concreto e realizzabile. Il Comune di Massa non è interessato alle polemiche, ma ci tiene a mantenere un canale informativo istituzionale e soprattutto con i cittadini, che da decenni sperano di vedere risultati tangibili».

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