La partecipata interamente pubblica Alia, che ha in capo la gestione integrata dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana centro, ha appena ottenuto un finanziamento da 135milioni di euro, concesso da un pool di banche guidato da UniCredit.

Si tratta di un finanziamento destinato a sostenere i piani di sviluppo dell’azienda, supportando la digitalizzazione dei processi e lo sviluppo impiantistico; come spiegano dalla società, l’operazione segue di qualche mese l’emissione di un minibond da 90 milioni di euro quotato sulla borsa di Dublino, sottoscritto per il 50 per cento da UniCredit. Il prestito obbligazionario ha una durata di 6 anni.

«Abbiamo messo in campo un Piano industriale ambizioso che punta a rendere Alia protagonista su tutta la filiera della transizione ambientale ed ecologica – commenta l’ad, Alberto Irace (nella foto, ndr) – Prevediamo robusti investimenti, tutti coerenti con i criteri Esg, su digitalizzazione del rapporto con l’utenza, innovazione tecnologica, ottimizzazione dei processi di raccolta differenziata e una innovativa rete impiantistica dedicata al recupero, in grado di garantire la autosufficienza del territorio regionale. Il cospicuo finanziamento, erogato da un pool di primari istituti bancari con capofila UniCredit assieme a Banco Bpm, Bcc Banca Iccrea e ChiantiBanca, è la migliore conferma della solidità del nostro piano».

Un orizzonte che, in prospettiva, potrebbe cambiare volto alla gestione dei rifiuti in tutta la Toscana. Alia rappresenta infatti sia il perno attorno a cui si sta sviluppando l’idea di una multiutility regionale, sia uno dei principali soggetti in campo della nuova Alleanza per l’economia circolare, che ha proposto investimenti da 1,2 miliardi di euro per la creazione di tre distretti industriali basati sul riciclo chimico, più che sufficienti per colmare il gap impiantistico toscano nella valorizzazione dei rifiuti non riciclabili meccanicamente, stimato in circa 597mila ton/anno.

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