Continua il nostro viaggio nel mondo del design circolare. Se ci avete seguito fin qui, avrete notato che non tutte le soluzioni finora proposte sono a prova di portafogli. Per fortuna però, per chi vuole arredare casa in modo circolare senza prosciugare il proprio conto in banca, esistono soluzioni fai da te. E il regno del fai da te circolare è l’upcycling. Sapendo dove procurarsi il materiale di partenza, con l’upcycling si può arredare a costi molto ridotti, quasi senza spendere nulla. Le soluzioni sono infinite. Noi ne abbiamo scelte cinque, a partire da cinque oggetti la cui versatilità si può tradurre in oggetti d’arredo originali e ad alto quoziente di circolarità.

Bancali milleusi

Dalle case degli studenti agli spazi espositivi temporanei, uno dei più ubiqui prodotti di uso comune trasformati in arredi è senza dubbio il pallet o bancale. Facile da trovare, impossibile da distruggere, il caro vecchio bancale si presta per realizzare basi letto, sedute, tavoli, mensole, librerie, fioriere, cassettiere e altro ancora. Per il bricoleur, il pallet è come la tela bianca per il pittore: bastano un po’ di fantasia e abilità manuale e… tutto è possibile (immagine in copertina).

Leggi anche: Come riciclare ombrelli rotti e vecchi

Bobine per tutti i gusti

Un altro grande classico dell’arredamento upcycled sono le bobine in legno per cavi elettrici. l’uso più immediato e ovvio è quello come tavolo, rimuovendo o meno una delle due circonferenze della bobina, preservandone l’aspetto industriale o decorando il piano di appoggio con pitture, intarsi o mosaici. Ma con un po’ più di lavoro le bobine possono essere trasformate anche in sedie a dondolo, panchine e sdraio. E ancora, chiudendone l’esterno, la bobina può diventare una cuccia per gli animali o una casetta per i bimbi. Bucandola al centro può diventare un piano per barbecue e, sovrapponendone diverse, si ottiene un’originale libreria circolare.

Leggi anche: Usa la creatività, trasforma e ripara: ridare vita agli oggetti con l’upcycling

Dalla pasta alla luce

Un oggetto che nelle case italiane non manca mai e che può facilmente essere riciclato in originali idee d’arredo è lo scolapasta. In particolare, grazie alla sua forma concava e ai fori che disegnano un pattern regolare, lo scolapasta è perfetto per realizzare lampadari, plafoniere e abat jour, basta creare una struttura che lo sorregga e aggiungere un portalampada. Qualsiasi scolapasta può essere utilizzato in questo modo, ma l’ideale sono quei vecchi modelli di una volta, in alluminio, magari recuperati da casa della nonna. L’effetto sarà sorprendente!

Leggi anche: Arredare con i rifiuti: la top 5 del design da materiali di scarto

Tavoli da porte e finestre

Grazie a (o a causa di..) l’ecobonus al 120%, negli ultimi anni in molte case italiane sono stati sostituiti gli infissi, col risultato che tante vecchie finestre sono finite in discarica. Ma le finestre in legno, così come le persiane e le porte, possono essere riciclate in originali arredi. L’uso più immediato è quello come superficie, integrando la finestra o la porta nel design di tavoli o piani da cucina. Un altro utilizzo semplice, adatto soprattutto per le persiane, è quello per creare pareti divisorie o separè mobili. Per chi ha il giardino, le finestre possono essere utilizzate anche per creare delle piccole serre. Le porte, invece, possono diventare originali testate per il letto.

Reinventare le scale

Un oggetto che spesso si trova nelle vecchie cantine è la scala in legno da pittore. Sostituita da varianti più moderne e sicure in metallo o altri materiali, la scala di una volta può essere recuperata per creare librerie e scaffali, con o senza l’aggiunta di pannelli in legno per creare mensole più spaziose. Con la stessa filosofia. anche la scala a pioli può diventare un simpatico arredo, adatto soprattutto per sistemare piante pendenti.

Leggi anche: Perché l’arte di accroccare è una cosa seria e fa rima con economia circolare

© Riproduzione riservata

L’articolo Arredare a costo zero, o quasi. Quando l’upcycling è di design proviene da Economia Circolare.