Stamattina l’Ucraina avrebbe lanciato un attacco da diverse posizioni nel tentativo di riconquistare la centrale nucleare di Zaporozhya in mano ai russi. Secondo il ministero della difesa russo, due gruppi di commando ucraini, in totale una sessantina di soldati, avrebbero utilizzato 7 motoscafi per attraversare il bacino idrico di Kakhovka e sbarcare a circa 3 chilometri a nord-est dalla centrale nucleare: «Presumibilmente i commando ucraini speravano di conquistare la stazione dalle truppe russe che la sorvegliano, ma sono stati bloccati. L’esercito russo ha schierato elicotteri d’attacco per supportare le guardie dell’impianto».
Un altro scontro tra soldati ucraini e russi sarebbe avvenuto circa un’ora dopo dal primo a ovest di Energodar, la città dove sorge la più grande centrale nucleare europea, quio, dice il ministero moscovita, «Le forze russe hanno attaccato e affondato due watercraft che trasportavano squadre tattiche anfibie ucraine. Circa due ore dopo lo sbarco delle unità di commando, l’artiglieria ucraina ha iniziato a bombardare un luogo specifico vicino a Energodar» e che sarebbe proprio lungo il tragitto che dovrebbero fare gli ispettori dell’International atomic energy agency (Iaea) per raggiungere Zaporozhya e i russi accusano esplicitamente il governo ucraino: «La provocazione del regime di Kiev punta a far deragliare l’arrivo della missione dell’Iaea alla centrale nucleare di Zaporozhya». Accuse respinte a dall’Ucraina che accusa la Russia di aver provocato gli scontri armati intorno alla centrale.
Successivamente, Vladimir Rogov, del consiglio dell’amministrazione filorussa della regione di Zaporozhya, ha detto alla televisione russa che «Tre soldati ucraini, che giovedì mattina hanno partecipato a un fallito tentativo di occupare la centrale nucleare di Zaporozhya controllata dalla Russia, sono stati presi vivi. Dei tre, due sono stati feriti e sono in gravi condizioni. I medici stanno combattendo per salvarli. Si stima che circa 12 soldati ucraini stiano ancora combattendo contro le forze russe».
Nessuno sa quante siano le vittime perché alcuni dei soldati ucraini non sono riusciti a raggiungere la sponda meridionale del Dnepr perché le loro imbarcazioni sono state colpite e sono affondate, mentre i russi non dichiarano morti e feriti nelle loro fila, cosa abbastanza strana per un combattimento ingaggiato contro truppe speciali.
Nonostante tutto questo, gli ispettori dell’Iaea hanno raggiunto la centrale nucleare di Zaporozhye e l’agenzia di stampa russa RIA Novosti ha pubblicato un video del convoglio con gli esperti dell’Onu in arrivo che ora dovranno valutare la situazione sul campo, ispezionare la sicurezza della centrale e verificare che le misure di non proliferazione siano in vigore.
Nei nuclei dei reattori e nelle strutture di stoccaggio della centrale nucleare di Zaporozhya sono presenti decine di tonnellate di uranio arricchito e plutonio. Oggi Energoatom, l’operatore nucleare ucraino, ha affermato che la Russia ha sparato colpi di mortaio contro l’impianto, provocando la chiusura di uno dei suoi due reattori attualmente in funzione. Anche le autorità locali alleate della Russia hanno segnalato il blocco del reattore, ma hanno accusato l’Ucraina di aver attaccato la struttura gestita da lavoratori civili ucraini sotto il controllo russo.
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