A seguito di un’attenta ricerca avete scelto ed acquistato il vostro nuovo smartphone. Se siete sensibili alla tematiche ambientali – e se siete lettori o lettrici di EconomiaCircolare.com probabilmente lo siete – oltre al prezzo e alle caratteristiche più adatte alle vostre esigenze personali e lavorative, vi siete magari assicurati di avere almeno un punto di forza legato alla sostenibilità. Adesso è passato qualche anno, la garanzia è scaduta, e la vostra batteria inizia a dare dei problemi: la durata della carica è sempre inferiore. 

A questo punto forse potrebbe venirvi in mente un aspetto che probabilmente al momento dell’acquisto non avrete considerato: la riparabilità

Sebbene spesso districarsi tra le mancate performance ambientali dei grandi marchi hi-tech non sia semplice per i consumatori, il portale iFixit può essere utile anche in via preventiva, in vista di un acquisto. Il celebre sito che offre guide alla riparazione di moltissimi oggetti, recensisce anche i nuovi modelli di smartphone in base a quanto questi siano riparabili.

Una novità in questo senso arriva inaspettatamente – visto le passate vicissitudini legati al diritto alla riparazione – da casa Apple.

Perché il nuovo iPhone 16 è più riparabile 

Secondo il sito, infatti, la nuova linea di iPhone 16 avrebbe fatto dei passi avanti per quel che riguarda la riparazione.

In primo luogo, l’adesivo che fissa la batteria, nei modelli Vanilla e Plus, è un nuovo materiale appiccicoso che si stacca quando viene attraversato da una corrente elettrica. “Questo significa che non ci si dovrà più affidare a strisce adesive fragili e delicate, – spiegano – ma solo a un processo coerente e facilmente ripetibile”. Questa nuova caratteristica richiederà però un nuovo tool per la riparazione che assolva a questo compito ma da iFixit sembrano tranquillizzare sulla facilità di reperibilità dello stesso.

Un altro passo in avanti riguarda invece proprio la batteria del 16 Pro che ha un involucro di acciaio duro invece di una custodia morbida. La riparazione delle batterie è infatti un tema caldo tra produttori e riparatori di elettronica per via della sicurezza, che potrebbe essere compromessa urtando accidentalmente le batterie agli ioni di litio.

Una soluzione è rappresentata proprio dalle batterie a celle rigide che, al contrario di quelle a sacchetto – confezionate con una pellicola di alluminio-plastica –, non possono essere bucate accidentalmente con un cacciavite e quindi hanno meno probabilità di prendere fuoco. Dal momento che il modello Pro non dispone del nuovo adesivo di cui abbiamo parlato, per estrarre la batteria può essere necessario fare leva, e una custodia rigida può per l’appunto rendere più sicuro questo processo. L’unico modello che non presenta miglioramenti alla batteria di questa linea sarebbe l’Iphone 16 Pro Max.

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Batterie come beni di consumo

Torniamo alla nostra batteria: in molti ricorderanno che un tempo quando dovevamo sostituire la batteria di un smartphone bastava estrarla a mano e sostituirla con una nuova: non era necessario l’aiuto di un esperto. Oggi, sebbene i nostri smartphone sembrano essere ben distanti da quei vecchi cellulari, ci sarebbe ancora modo di rendere facilmente accessibile la batteria, sostiene iFixit che cita come esempio riuscito in questo senso Fairphone.

“Ma finché l’industria – proseguono – seguirà la strada di Fairphone (o sceglierà di innovare in questo senso), la sostituzione della batteria rimarrà la riparazione di cui vale la pena parlare. Le batterie sono beni di consumo. Finiranno per consumarsi, indipendentemente dalla durata del resto del telefono. Prolungare la vita di un telefono di un anno consente di risparmiare circa 100 volte il peso del telefono in termini di emissioni di CO2, e la facilità di sostituzione della batteria è una parte necessaria dell’estensione della durata di vita”.

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La classifica della riparabilità degli smartphone

Oltre ad analizzare i casi più significativi, il sito di riparazioni fai-da-te mette a disposizione anche un documento pubblico in cui vengono dati punteggi di riparabilità ai diversi smartphone in commercio. Questo punteggio è calcolato in base alla disponibilità di documentazione e parti di ricambio e al fatto che il dispositivo sia stato progettato per essere riparato.

Secondo la classifica e come riportato da Statista, I Pixel 8 e Pixel 8 Pro di Google, che saranno sostituiti dalle varianti del Pixel 9, hanno ricevuto un punteggio di sei su dieci. 

Al di sotto notiamo la linea di iPhone 15, la precedente rispetto al nuovo modello analizzato in precedenza, che raggiunge quattro punti su dieci su tutta la linea. Tuttavia, si tratta di un punteggio provvisorio e si sottolinea la facilità di sostituzione di batterie e schermi da un punto di vista meccanico. Gli iPhone vengono però penalizzati a causa della prassi comune di accoppiamento dei componenti, che associa i componenti a un dispositivo specifico tramite un numero di serie digitale. Poiché solo il software proprietario può disaccoppiare un dispositivo e le sue parti, la riparabilità da parte di un’officina indipendente o dei proprietari è notevolmente ridotta.

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