L’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha sottoscritto oggi una convenzione col Consorzio nazionale oli usati (Conou), finalizzata a migliorare la gestione dei contributi ambientali riscossi dalle Dogane sui lubrificanti importati in Italia.

In particolare, il focus è rivolto ad un più stringente controllo dell’eventuale evasione da parte delle aziende che li immettono al consumo in Italia.

«Con la firma di questa convenzione, l’Agenzia – dichiara il suo direttore, Claudio Oliviero – è al fianco del Conou, un consorzio che ha raggiunto risultati di eccellenza in Europa, nel perseguire la sua missione di protezione dell’ambiente».

Come spiegano infatti da Legambiente, se in Europa mediamente si rigenera solo il 61% dell’olio usato raccolto (il resto viene avviato a combustione), in Italia, grazie al sistema Conou, questo tasso arriva a oltre il 98%, permettendo così di trasformare un rifiuto pericoloso in una preziosa risorsa. Con la rigenerazione, infatti, gli oli minerali usati divengono nuova materia “prima” per la produzione di nuovi oli lubrificanti dando vita così ad un circolo virtuoso che è la rappresentazione di un modello compiuto di economia circolare.

In merito alla convenzione siglata oggi con l’Agenzia, il presidente del Conou – Ricardo Piunti – sottolinea che «questo è un passo importante nella nostra strategia che contempla sì la raccolta dell’olio usato ‘fino all’ultima goccia’, ma anche l’incasso del contributo ‘sino all’ultimo euro’».

L’articolo Dogane, nuovi controlli sui contributi ambientali per gli oli lubrificanti importati sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.