Organizzare una festa di Pasqua ecosostenibile a casa propria è un’ottima occasione per celebrare il risveglio della natura, non a caso questa ricorrenza viene festeggiata a primavera. A differenza del ciclo biologico – stravolto dai cambiamenti climatici – la Pasqua continua a cadere in base al calendario lunare, ovvero la prima domenica dopo la prima luna piena dell’equinozio di primavera.
Come tutte le feste, l’organizzazione, i riti e i menù sono sempre un mix tra tradizione e innovazione. Un occhio con lenti verdi non può quindi non riguardare anche questa occasione.
Scegli prodotti locali e biologici
Momenti forti della giornata sono quelli legati al cibo. C’è chi si concede una colazione abbondante – come da tradizione in alcune regioni – chi punta a un pranzo particolarmente ricco. Se sei tu a decidere i menù, per ridurre l’impatto ambientale della tua festa di Pasqua, cerca di acquistare prodotti locali e biologici. In questo modo si riducono le emissioni di gas serra causate dal trasporto dei prodotti e si supportano i produttori locali. Inoltre, cerca di scegliere prodotti di stagione, puntando al risveglio dei sapori grazie alla biodiversità.
Ridurre gli sprechi alimentari
Comprare bio e di stagione è fondamentale ma anche in tale caso bisogna cercare di ridurre (a zero) gli sprechi alimentari. Cerca di pianificare con cura il menù, in modo da evitare di cucinare troppo cibo e ridurre gli avanzi. Prediligi cibi freschi che potrai poi eventualmente congelare o utilizzare nei giorni seguenti per realizzare in modo creativo ricette con il cibo non consumato.
Leggi anche: Festeggiare è ancora più bello se lo si fa rispettando l’ambiente
Occhio agli addobbi
Punta a decorazioni plastic free! Per addobbare la tua casa per la Pasqua, puoi utilizzare fiori freschi o piante o farti ispirare da idee di riciclo e riuso creativo: rami lasciati seccare e poi colorati, sassolini decorati o – per chi ama mangiarle – uova (biologiche!) sode abbellite con coloranti alimentari.
Utilizza meno stoviglie ma riutilizzabili
Non c’è bisogno di tirare fuori il servizio di piatti e posate delle grandi occasioni, né di cambiare piatto a ogni pietanza. Nella Pasqua la festa la fa la compagnia. Limitarsi al classico numero di piatti, bicchieri e posate pro capite che utilizzeremo in un pasto normale ci ridurrà le tentazioni di abbondare sull’impiego di stoviglie riutilizzabili. I piatti, comunque, non si offenderanno se dovranno aspettare il secondo ciclo di lavastoviglie! Se invece non è possibile in tutto o in parte preferire ceramica, acciaio e vetro, ricordatevi di puntare a ecostoviglie biodegradabili, compostabili che andranno conferite nella frazione organica (non nella compostiera domestica).
Leggi anche: Uova, colombe e regali: tutti i consigli per una Pasqua circolare
Acqua in brocca!
Se non davvero necessario, evita di portare a tavola acqua comprata imbottigliata. Prepara prima brocche o bottiglie di vetro che avrai riempito e messo in frigo per chi ama bere solo bevande fresche. Per chi non può fare a meno delle bollicine, se non avete in casa macchinari per gasare l’acqua, ricordate che in diverse parti d’Italia oramai ci sono le fontanelle dell’acqua frizzante!
Promuovi la sostenibilità tra i commensali
Racconta ai tuoi ospiti i perché del menù proposto e delle decorazioni o del perché l’eventuale regalo è stato imballato con un foglio di carta da uova riutilizzato. Invitali a fine serata a portare via le doggy bag con gli eventuali avanzi spiegando cosa può essere congelato e cosa è opportuno consumare a Pasquetta.
Ricicla i rifiuti correttamente anche a Pasqua!
Ricorda di separare i rifiuti in modo corretto, in modo da facilitare il riciclaggio. I cartoni delle uova di Pasqua e delle colombe possono essere riciclati insieme alla carta, mentre l’incarto delle uova – nonostante il nome – di regola è di plastica e come tale va differenziato. Il piattino di cartone dei dolci (anche se dorato) va nella carta mentre l’alluminio degli ovetti, nel multimateriale insieme alla plastica. La bottiglia di spumante del brindisi? Nel vetro, con tutta l’etichetta!
In conclusione, organizzare una festa di Pasqua sostenibile a casa propria è facile e può avere un impatto positivo sull’ambiente e portare un pizzico di green anche tra i commensali. Noi abbiamo condiviso con voi qualche consiglio delle nostre festività, aspettiamo i vostri nei commenti sui post social dedicati!
Leggi anche: Che cosa è il wish-cycling e come ridurre i rischi di raccolta differenziata sbagliata
© Riproduzione riservata
L’articolo Pasqua sostenibile, come organizzare un pranzo per ridurre sprechi e rifiuti proviene da Economia Circolare.