Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), approvato dal Governo Draghi ricalcando quasi in toto la progettualità del precedente esecutivo guidato da Giuseppe Conte, stanzia in totale 235,14 mld di euro – da spendere integralmente entro il 2026 – per sostenere l’Italia nella ripresa dalla pandemia, dedicando la fetta più importante di queste risorse alla transizione ecologica: 69,96 mld di euro.
Di tali finanziamenti, quest’anno il ministero dell’Ambiente ha messo in moto circa 6 miliardi di euro, come dichiarano oggi dal dicastero specificando di aver «conseguito entro i tempi concordati con l’Unione europea tutte le misure del Pnrr per l’anno 2022». Nei prossimi quattro anni dovranno dunque essere spese tutte le risorse rimaste, che altrimenti potrebbero andare perse definitivamente.
«Come Ministero e come Governo – commenta il ministro Pichetto – abbiamo fatto un importante passo avanti lungo quella che è a pieno titolo la direttrice imprescindibile del nostro sviluppo futuro».
Dopo le 11 milestone e target conseguiti nel primo semestre di quest’anno, il dicastero afferma di aver raggiunto gli altri 9 obiettivi fissati nel Pnrr per il ministero dell’Ambiente: riportiamo di seguito integralmente i dati comunicati nel merito.
Per quanto riguarda gli investimenti:
– Isole verdi: approvata la graduatoria per 200 milioni di euro di progetti relativi al bando
– Rafforzamento delle smart grid: aggiudicati progetti per 3,61 miliardi per l’aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile e l’elettrificazione dei consumi energetici
– Interventi su resilienza climatica reti: aggiudicati progetti per 500 milioni per migliorare la resilienza della rete del sistema elettrico
– Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano: messa a dimora di oltre due milioni di specie arboree e arbustive, superando il target di un milione e 650 mila
– Promozione teleriscaldamento efficiente: aggiudicati progetti per 200 milioni di euro per realizzazione di nuove reti o ampliamento di quelle esistenti
– Porti Verdi: aggiudicati progetti per una prima componente di 115 milioni di euro alle Autorità di sistema portuale
– Riqualificazione dei siti orfani: adottato il piano d’azione.
Inoltre, per quanto riguarda le riforme, negli ultimi mesi sono state adottate:
– Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati
– Criteri ambientali minimi per eventi culturali finanziati con fondi pubblici
In parallelo il Mase ha accelerato negli ultimi mesi anche le altre misure Pnrr che non prevedevano scadenze europee a dicembre 2022, quali ad esempio quelle in materia di idrogeno verde e di economia circolare.
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