L’allevamento delle cozze avviene normalmente in reti di plastica che servono a trattenere i molluschi durante la loro crescita.

Questo comporta il rischio, durante i mesi in cui le cozze rimangono sott’acqua, che i molluschi assorbano microplastiche o che parte della plastica usata nelle reti finisca in mare, diventando un pericolo per la vita acquatica.

Da cento giorni si sta però sperimentando un nuovo materiale alternativo al nylon per le reti delle cozze tarantine, presidio Slow food.

Anziché in nylon, le reti sono realizzate in canapa, un materiale sostenibile, ecologico e biodegradabile che nel giro di dieci mesi si degrada senza inquinare e contaminare l’ambiente.

Anziché rappresentare un pericoloso rifiuto, la canapa si trasforma in cibo e nutrimento per la fauna marina, una volta sciolta.

Altro aspetto positivo dell’utilizzo di reti in canapa anziché in nylon è che è stata osservata una crescita delle cozze sei volte maggiore.

Le reti utilizzate in questo progetto sono realizzate a mano e la loro realizzazione è abbastanza complicata, ma l’obiettivo è quello di arrivare a produrre un filato sostenibile a livello industriale, per fare in modo che l’uso delle reti in canapa possa diffondersi.

La sperimentazione proseguirà fino alla prossima primavera, quando verranno raccolte le cozze; a quel punto si valuteranno definitivamente i vantaggi di questo materiale.

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Fonte di riferimento: Cana Tà-Youtube

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