Come molti cittadini onesti mi appresto a pagare la Tari. A proposito, ma tutti la pagano? I dati del Ministero ci dicono che Piombino ha un tasso di recupero di evasione in generale bassissimo.
Ma pago questa tassa in una città che è sporca; sporca nelle vie, sporca intorno ai cassonetti i quali spesso rigurgitano di rifiuti senza che il servizio sia davvero efficiente.
Io che faccio la differenziata che è una operazione che deve essere fatta per conferire meno rifiuti in discarica e recuperare materiale rivendibile e riutilizzabile, spesso trovo i cassonetti colmi.
Spesso mi vedo costretto o a gettare tutto nell’indifferenziata oppure ad appoggiare in terra il mio lavoro di selezione! In tutti e due casi è un errore che complica le cose, non le migliora.
Ma non si può chiedere ai cittadini di essere virtuosi se per primi non lo sono le istituzioni che dovrebbero dare l’esempio di buon governo della cosa pubblica.
Fatti alcuni calcoli però la Tari è ben più alta di quello che intendono farci capire, molto più alta.
Ora sappiamo benissimo che la tariffa la gestisce un soggetto terzo e non il Comune. Ma la domanda che mi pongo è: davvero non si poteva trovare alcune soluzioni per quelle fasce a basso reddito? Per coloro che vivono una situazione reddituale difficile fatta da perdita di lavoro, cassa integrazione o lavoro povero e pensioni misere?
Alcuni Comuni a noi vicini l’hanno fatto, utilizzando extra gettito che avevano in cassa. Per voce del bilancio del Comune di Piombino anche noi avevamo questa condizione; perché non è stato fatto? Anzi il Comune di Piombino in uno dei suoi primi atti dopo l’insediamento ha abbassato l’aliquota di esenzione che era ben più alta di quella attuale. In questo modo ha penalizzato molti cittadini, che indipendentemente dal loro reddito basso sono stati costretti a pagare in modo consistente tasse e tariffe che prima pagavano in maniera ridotta. Forse quell’extra gettito comunale è nato anche per questo, pagato da chi ha meno.
Poi credo che in questa vicenda si inserisca anche la vicenda della discarica. A proposito, che fine ha fatto? Ieri il Comune era molto attivo nella denuncia delle cose che non andavano. Oggi che un nuovo soggetto privato si è fatto avanti con un piano industriale molto più pesante di quello del passato, tutto tace. Oggi che il privato presenta un piano, giustamente, che tende ad allargare lo sfruttamento della discarica anche con nuove iniziative che gli diano maggiore redditività, il Comune tace e in compenso aumentano le tariffe senza che nessuno possa essere alleggerito, visto che viviamo una situazione sociale pesante e che andrà a peggiorare. Noi paghiamo e Piombino rimane sporca.
di Giuseppe Bartoletti, segretario generale Spi-Cgil provincia di Livorno
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