Grazie al protocollo d’intesa firmato da Comune di Arezzo, Fondazione Arezzo comunità, Aisa impianti e Gestione ambientale, sul territorio è da oggi ufficialmente avviato il percorso per creare le prime Comunità energetiche solidali alimentate da fonti rinnovabili.

Con il via libera al progetto l’Amministrazione attua così le relative delibere del Consiglio comunale, con le quali nel 2021 sono stati approvati sia la costituzione di una o più comunità energetiche rinnovabili sia il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc), oltre a rispondere al documento unico di programmazione 2023-2025 che attraverso il progetto Arezzo green prevede quanto previsto proprio dal Paesc.

Si tratta di «un passo concreto verso la transizione energetica, priorità divenuta non più rinviabile anche per la nostra amministrazione, impegnata da tempo nel raggiungimento dell’obiettivo dell’autosufficienza energetica», commenta l’assessore Marco Sacchetti.

Il protocollo prevede che entro aprile 2023 venga redatto lo schema di accordo che ne regola il funzionamento e la bozza del contratto di servizio. Al fine di massimizzare i benefici economici, ambientali e sociali del progetto sarà attivata una campagna di comunicazione per diffondere a cittadini ed imprese i vantaggi derivanti dell’adesione alle comunità energetiche rinnovabili.

«Noi lavoriamo già con l’energia da fonti rinnovabili dei nostri rifiuti – spiega Giacomo Cherici, presidente di Aisa impianti – Questo ci consente di istallare una potenza di due megawatt di pannelli fotovoltaici sui nostri tetti e cederli praticamente al cento per cento a chi aderirà alla comunità energetica. In estrema sintesi, si tratta di restituire una cifra in bolletta di circa 170-200 euro. Dovrà essere organizzato tutto anche sotto il profilo gestionale, ma questo è un progetto concreto e realizzabile perché Aisa impianti, con ‘Zero spreco’, è un’azienda che autoalimenta tutte le sue produzioni già oggi».

Aisa impianti e Gestione ambientale, in accordo con il Comune di Arezzo, dedicheranno al progetto l’energia elettrica prodotta dai propri impianti fotovoltaici, mettendo a disposizione tutto l’incentivo previsto dalle norme di riferimento per l’energia elettrica condivisa nell’ambito delle Comunità energetiche che saranno costituite a seguito di questo protocollo d’intesa: comunità che saranno aperte a qualsiasi consumatore o produttore di energia elettrica che rispetti i requisiti previsti dalla normativa (a queste stesse comunità potranno aderire anche le utenze domestiche con una quota simbolica).

«L’impianto a recupero integrale già produce energia e Gestione ambientale realizzerà le coperture con i pannelli fotovoltaici – aggiunge Marzio Lasagni, dg di Aisa impianti – Grazie all’impegno di entrambe le società, l’energia che viene già prodotta dai rifiuti e quella derivante dai pannelli, potrà essere completamente ceduta alla comunità energetica. Energia che dovrà essere consumata contemporaneamente alla sua produzione: gli utenti domestici che parteciperanno alla comunità, invece che attivare lavatrice e lavastoviglie la notte, le utilizzeranno di giorno perché dovrà esserci una contemporaneità tra produzione e consumo nelle abitazioni. Solo in questo modo viene rilasciato un incentivo. Gestione ambientale cercherà di divulgare il più possibile l’importanza di partecipare a queste comunità energetiche, che produrranno un risparmio dal 10 al 30% sulla bolletta annuale dell’energia elettrica».

Vantaggi che saranno diretti alla collettività: «Avendo tra i propri obiettivi quello di favorire la coesione delle comunità locali e promuovere modelli di inclusione e collaborazione sociale, la fondazione Arezzo comunità si fa partner attivo delle comunità energetiche per sostenere le attività di interesse pubblico svolte a beneficio della collettività dai propri soci, il cui servizio prezioso rischia di essere compromesso dall’incremento esponenziale dei costi dell’energia – afferma il vicesindaco e presidente della fondazione, Lucia Tanti – Abbiamo iniziato un’azione efficace di innovazione sociale che intendiamo garantire e sostenere con le scelte più opportune».

L. A. 

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